In casa Juventus è cominciata la rivoluzione societaria, e un'altra tappa del percorso potrebbe essere un clamoroso ritorno. Secondo quanto riportato da La Repubblica, infatti, i bianconeri potrebbero fare un tentativo per riportare Beppe Marotta a Torino.
Non ci sono ancora stati contatti e l'attuale ad dell'Inter ha un accordo con scadenza nel 2025, ma una telefonata da parte della società bianconera potrebbe cambiare le carte in tavola.
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Come cambia la dirigenza della Juventus?
Gli ultimi dieci giorni sono stati i più turbolenti della storia recente della Juventus. Le dimissioni dell'intero Cda hanno stravolto l'assetto societario dei bianconeri.
Ad aver lasciato sono soprattutto le tre figure più riconosciute all'interno del club: il Presidente, il Vicepresidente e l'amministratore delegato della squadra che, sotto la gestione di Andrea Agnelli, ha vinto 9 scudetti e raggiunto due finali di Champions.
Quali dirigenti si sono dimessi?
Andrea Agnelli si è dimesso da Presidente della Juventus. Con lui, hanno rinunciato all'incarico Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene, rispettivamente Vicepresidente e amministratore delegato del club bianconero.
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Quali sono i nuovi dirigenti
Un cambiamento che, inevitabilmente, ha portato a nuove figure, che affiancheranno chi non è invece stato (per ora) coinvolto nella rivoluzione della Juventus. In particolare, i nuovi volti sono Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino.
Il ruolo di Ferrero
Il giorno dopo il terremoto bianconero, Gianluca Ferrero è stato nominato da Exor, gruppo di proprietà della famiglia Elkann, come nuovo Presidente della Juventus. L'ex commercialista, revisore e sindaco amministratore è infatti, secondo Exor, la figura giusta che abbina competenze tecniche e passione per il mondo bianconero.
Il ruolo di Scanavino
L'altro nome emerso dal Cda prima delle dimissioni è quello di Maurizio Scanavino, eletto come direttore generale della Juventus e già amministratore delegato e dg del gruppo editoriale Gedi.
Proprio questo sarebbe il ruolo che Beppe Marotta andrebbe a ricoprire, di fatto diventando il punto di riferimento del club bianconero e simbolo della rinascita della Juventus.
Il percorso di Marotta alla Juventus
Quello di Beppe Marotta sarebbe un ritorno, e non è un caso che gli anni della Juventus sotto la "gestione" dell'attuale ad dell'Inter siano i più prolifici dal punto di vista economico e, soprattutto sportivo.
Beppe Marotta arriva alla Juventus nel 2010 dopo 8 anni alla Sampdoria culminati con il preliminare di Champions. Dal 2010 al 2018, Marotta porta a Torino giocatori come Pirlo, Vidal, Barzagli, Pogba e Tevez, tutti protagonisti del ciclo vincente dei bianconeri: 7 scudetti e 2 finali di Champions League.
Infine, l'acquisto di Cristiano Ronaldo dopo la stagione 2017/2018. Pochi mesi dopo, Marotta chiude la sua esperienza alla Juventus, legandosi successivamente all'Inter.
Il rapporto con Allegri
Tra gli uomini di fiducia del mandato in bianconero di Beppe Marotta, per la parte sportiva e principalmente legata al campo, c'è stato Massimiliano Allegri, successore di Conte e artefice delle due finali nel 2015 e nel 2017.
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Nel caso in cui il tecnico livornese dovesse raggiungere il risultato minimo stagionale (la qualificazione in Champions) e guadagnarsi la conferma, sarebbe nuovamente il punto di riferimento nell'area sportiva per Marotta.
Allegri, d'altronde, aveva rassegnato le dimissioni dopo il terremoto alla Juve di fine novembre. Chissà che il ritorno di Marotta non possa far tornare definitivamente il sereno. Con i due che potrebbero lavorare a stretto contatto anche per quanto riguarda questioni di campo e di mercato.