Le battute tra Mattarella e Tamberi, le lacrime di Arianna Errigo, l'entusiasmo di Luca Mazzone e Ambra Sabatini e anche l'emozione di una prima volta, quella di Andy Diaz, il campione del salto triplo cubano naturalizzato italiano che dal primo agosto potrà vestire la maglia azzurra. Tra i tanti campioni in ascolto ce n'era uno che viveva un momento molto speciale. Andy Diaz è felicissimo, "perché questa è la prima volta che indosso qualcosa con su scritto Italia! Molti di voi danno la cosa per scontata, per me è stata importantissima. Sono molto emozionato, anche le parole del Presidente sono state importanti. Non vedo l'ora di scendere in pedana e conquistare quello che l'Italia merita e io ovviamente punto all'oro". Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha parlato di felicità: “Il primo ringraziamento è per lei Presidente, per la sua presenza, la sua sensibilità e la sua umanità che la sua attenzione verso lo sport e verso i giovani dimostra. Dobbiamo promuovere la felicità, lo sport ne è un ottimo motore. Il suo abbraccio con Gianmarco ha riassunto le emozioni vostre e di tutto il Paese. Con queste quattro bandiere affiderà agli atleti anche i nostri cuori, ma voi ragazzi non dovete sentire il peso della responsabilità, ma il piacere di rappresentarci". Il numero uno del Cip Luca Pancalli ha detto: "Parigi sarà un’occasione importante, con la più grande delegazione di tutti i tempi: circa 135 atleti con una maggioranza femminile presenti in 17 delle 25 discipline. Per la prima volta Rai 2 sarà rete paralimpica, dandoci la possibilità di entrare nelle case degli italiani. Dobbiamo volare in alto, dobbiamo imparare da Tamberi". Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha sottolineato che questa "è la terza volta in un mese che il Presidente ci accoglie qui e ci ha anche regalato la sua presenza all’Olimpico che i ragazzi dell’atletica hanno onorato come non mai. Ha testimoniato ancora una volta la sua sensibilità e la sua competenza nello sport, con certe domande tecniche ha messo in difficoltà anche me e il presidente Mei”. E poi: “Siamo multidisciplinari, per qualcuno questo modello è una debolezza. Io ho sempre sostenuto il contrario e i fatti mi stanno dando ragione. Per molti è debolezza perché occorre investire in qualcosa che non ha tradizione, ma con le politiche sportive giuste, anche coraggiose e innovative, arrivi dove mai avresti immaginato. Il nostro è un modello unico, non replicabile, sostenuto dalla meravigliosa filiera della associazioni sportive dilettantistiche. Abbiamo creato una nazione che è diventata oggetto di studio e copiati". Sul volume di possibili medaglia ha aggiunto: "A Tokyo abbiamo fatto record, a Parigi possiamo e vogliamo batterlo. Ci siamo messi nelle condizioni di essere ottimisti. Vogliamo rimanere della top 10 mondiale, in Francia sarà durissima perché loro sono qualificati praticamente ovunque, ma noi vogliamo restare la miglior nazionale d’Europa. Tutto parte da qui, da lei Presidente, dal suo affetto per noi. Non sa con quanto orgoglio gli atleti vivano questa sua vicinanza: il 26 sarà alla cerimonia di apertura, il giorno prima a Casa Italia, spero resti almeno per una giornata di gare. Le daremo soddisfazione". Il paralimpico del nuoto e del ciclismo Luca Mazzone ha partecipato a ben sei edizioni dei Giochi: "Per molti di noi sono un'occasione di riscatto, abbiamo fatto benissimo a Tokyo, a Parigi faremo ancora meglio". E la velocista Ambra Sabatini: "Quando saputo che sarei stata portabandiera ho sentito emozione e fierezza. Bisogna sempre sognare in grande nello sport e nella vita". Quindi tocca a capitan Tamberi, eletto da Malagò "capitano dell'intera squadra azzurra". Gimbo si rivolge a Mattarella: "Grazie presidente per essere stato presente agli Europei e aver gioito con noi. Personalmente mi ha dato la forza nei momenti difficili per superare gli ostacoli. Sapevo di non poterla deludere, dovevo prendere l’oro. Noi atleti non siamo esecutori di prestazioni, ma ambasciatori di valori, dedizione e perseveranza, facciamo tutto per portare alto il nome dell’Italia del mondo. Ricorderò questo giorno per sempre e con infinito orgoglio. Da alfiere di questa Nazionale le do la mia parola che faremo tutto per rendere lei e l’Italia orgogliosi di noi". La schermidrice Arianna Errigo è la prima a parlare dopo la consegna ufficiale delle bandiere dell'Italia. Emozionatissima, la voce le si spezza a più riprese: "Da quando ho avuto la notizia che sarei stata alfiere ai Giochi sono stata travolta dalle emozioni e non ho dormito per diverse notti, che con due bambini è paradossale... Le emozioni sono importanti per me, la scherma me ne ha date tante e la vita me ne ha regalate altre due con la nascita dei miei due bambini. Diventare mamma mi ha reso la vita più difficile, ma ho creduto di potercela fare e ora eccomi qui. Noi donne dobbiamo continuare a lottare per realizzare i nostri obiettivi. Non abbandonate ciò che siete, credete in ciò che desiderate sempre. Io ora mi sento un'atleta più matura e una mamma più felice. Italiani il sogno Olimpico non è solo degli sportivi, esultate con noi e se andrà storto non siate troppo crudeli: ce la stiamo mettendo tutta per rendervi orgogliosi". Nei giardini del Quirinale davanti a circa 200 atleti azzurri, da Jacobs a Sofia Raffaeli, il Presidente della Repubblica ha ricordato: “Questo è il mio terzo incontro in vista di Olimpiadi e Paralimpiadi, ma questa cerimonia non è mai ripetitiva, è sempre totalmente nuova, perché sono nuovi gli eventi, le condizioni e l'impegno degli atleti. Voglio dire a Arianna Errigo che desidero farle i complimenti per questa capacità eccellente di far fronte a impegni diversi come l'essere mamma e campionessa. A Gianmarco Tamberi dico che più penso alla serata dell’altroieri (l'oro degli Europei con Mattarella in tribuna, ndr) più penso che abbia voluto fare un thrilling alla Hitchcock - e qui gli azzurri ridono -, un po’ come Larissa Iapichino che ieri ha aspettato l’ultimo salto per conquistare l'argento. Luca Mazzone è un emblema di come mettere insieme temi distanti, come nuoto e ciclismo, e la sua partecipazione a sei Paralimpiadi è segno di costanza e versatilità. Ad Ambra Sabatini dico che la prima volta che l'ho vista ho pensato a lei come all'atleta dell’entusiasmo. Cari azzurri, andrete a Parigi e coinvolgerete i nostri concittadini che vi seguiranno con passione. Le vostre prestazioni soleciteranno ragazzi e adulti alla pratica sportiva, risultato non secondario. Spesso emergono discipline che hanno minore attenzione durante l’anno ma sono parimenti importanti e offrono scelte in più. In queste occasioni ho sovente sottolineato come vi sia innanzitutto passione, ma anche sacrificio, allenamento costante, faticoso e impegnativo". E ancora: "Alcuni di voi li ho visti più volte, quelli dell’atletica poi… Ieri ho commesso un’infrazione alla prassi, andando una seconda volta al medesimo evento, ma vi assicuro che ne valeva la pena. Per la 4x100 ovviamente, ma anche per alcuni quarti e quinti posti che sono stati importanti come medaglie. A Tokyo abbiamo visto successi mai registrati, io non faccio previsioni ma sono certo che impiegherete tutto il vostro impegno, la vostra lealtà sportiva e il rispetto nei confronti dei vostri competitori. Questa sarà la vostra e nostra prima vittoria. Poi mi auguro un pieno di medaglie, ma è il comportamento che terrete che onorerà l’Italia". Infine un appello per la pace: "L'Assemblea delle Nazioni Unite ha chiesto una tregua olimpica, sul modello dell'antica Grecia: non so se questo avverrà perché si scontra con l'ottusità di chi scatena la guerra, ma il messaggio che lancerete a Parigi è un messaggio di convivenza, di amicizia e di cooperazione".
Parigi 2024
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