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Mihajlovic racconta la sua sofferenza, ma contro il Venezia sarà in panchina col suo Bologna

Redazione
Mihajlovic racconta la sua sofferenza, ma contro il Venezia sarà in panchina col suo BolognaDAZN
L'allenatore del Bologna sarà di nuovo in panchina contro il Venezia: "La normalità era il mio obiettivo"

Un nuovo, nuovo inizio. Sinisa Mihajlovic è un combattente e non certo bisogno di una malattia, peraltro testarda, per dimostrarlo. Dopo il secondo ricovero che lo ha tenuto lontano dal suo Bologna per più di un mese e sei giornate di campionato, il tecnico serbo è pronto a seguire i suoi ragazzi dalla panchina nella trasferta di Venezia.

Il ritorno in panchina

"Dal preciso momento in cui sono rientrato in ospedale, il mio obiettivo è stato quello di tornare alla normalità il prima possibile - ha dichiarato Mihajlovic, di nuovo presente nella conferenza stampa della vigilia del match di Serie A TIM al Penzo -. Tornare in campo ad allenare la squadra dopo più di 30 giorni è stato bellissimo, anche se purtroppo queste emozioni le ho già vissute".

Sinisa MihajlovicGetty

Solitudine e sofferenza

"La salute ti fa godere la vita, ma la malattia te ne fa comprendere bene il significato. Anche una passeggiata fatta dopo tanto tempo ti fa rinascere - ha proseguito Mihajlovic, che poi ha confessato -. Questa volta è stata anche più dura della prima dal punto di vista mentale, perché a causa del Covid sono dovuto restare sempre da solo e vedevo mia moglie solo tre ore al giorno. La prima volta ricevetti tante visite, cose che danno senso al percorso e che ti facilitano la resistenza in ospedale. La solitudine è dura, ho sofferto molto".

Il Bologna come una famiglia

La vicinanza non è mai mancata a Sinisa Mihajlovic grazie alla tecnologia: "La mia famiglia mi ha dato molto, quella di sangue ma anche quella rossoblù. I miei giocatori mi hanno aiutato a passare un tempo che sembrava infinito. Voglio ringraziare squadra, società, staff, medici e infermieri. E' stato brutto ma sono qua, ed è l'unica cosa che conta".