Il Milan ha perso il derby, ma ha recuperato uno dei suoi totem: Zlatan Ibrahimovic ha completato un intero allenamento col gruppo a inizio settimana, e potrebbe essere convocato in vista di Milan-Torino. La sfida con i granata è in programma venerdì 10 febbraio alle ore 20:45, e lo svedese potrebbe guadagnarsi già uno spezzone di partita subentrando dalla panchina. Tutto dipenderà dallo spartito del match, con la speranza che gli uomini di Pioli non siano ancora una volta costretti a rincorrere. Il Diavolo infatti, sta attraversando un periodo di forma pessimo, avendo collezionato 4 sconfitte di fila e mancato la vittoria da ben 7 partite. Il carisma, la tenacia e l'esperienza di un veterano come Zlatan, dovrebbero rinvigorire l'intero spogliatoio rossonero, in cerca di una nuova identità.
Ibrahimovic: l'infortunio e le sue condizioni
Dall'allenamento di martedì dunque, sono trapelate sensazioni positive: Ibra ha completato un'intera sessione di lavoro col gruppo, ed è candidabile per un posto in panchina nel match di San Siro contro i granata di Juric. Dopo esserci cucito il tricolore sul petto, Ibra ha annunciato a fine della scorsa stagione di aver sopportato dei gravi problemi fisici.
Lo scorso maggio dunque, il 41enne attaccante rossonero è andato sotto i ferri per ricostruire il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. "Negli ultimi 6 mesi ho giocato senza il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Ginocchio gonfio da sei mesi. Un dolore atroce ogni giorno per sei mesi. Per sei mesi ho dormito appena a causa del dolore. Non ho mai sofferto cosi tanto in campo e fuori", aveva confessato lo svedese a stagione conclusa. La prognosi era di 7-8 mesi. Oggi il ritorno a pieno regime e chissà, un posto in campo già da questo venerdì.
Ibrahimovic e il Milan: quale futuro a fine carriera?
Che cosa serba il futuro per Ibra? A 41 anni suonati, la bandiera rossonera vorrebbe rimanere a Milano a fine carriera: "Ho passato tanti anni qua, ho conosciuto la città che è come la mia seconda casa. Ho conosciuto gente in città che mi fa sentire a casa, sto molto bene. Godo, vivo e mi sento vivo. Non è un segreto che potrei restare qui anche dopo la fine della mia carriera".
Difficile che Ibrahimovic scelga un percorso dirigenziale, ma indubbiamente il suo peso in termini di popolarità, brand e marketing è smisurato. Per questo, l'obiettivo del Milan può essere quello di assicurarselo come ambasciatore o testimonial. Obiettivo anche del club americano, che punta sul binomio sport e intrattenimento.