Stefano Pioli, a DAZN, parla dopo il pareggio del suo Milan contro l'Udinese.
Episodio sfortunato
"Come va catalogato? Per me non è dubbio, il fallo di mano è evidente, fa gol con la mano. Ci sta che l'arbitro non avesse visto, c'erano tanti giocatori, ma che non abbia visto il Var mi sembra difficile. E' un errore. E' un errore grave, ha deciso il risultato. Non abbiamo fatto una grande prestazione, continuo a ripetere che nel calcio moderno si possa giocare 45 minuti di gioco effettivo. Troppe pause, troppe interruzioni. Pensiamo a fare meglio, ne abbiamo le possibilità".
Calmare i giocatori a fine partita
"Ditemi quante volte erano così nervosi, sono stati sempre così corretti, sempre tranquilli. Hanno visto cose che non andavano bene. La conferma di Marelli? Ma per forza! Non è che ha toccato prima la parte del corpo, ha toccato con la mano. C'è la Var per evitare questi errori. Va bene. Anzi: non va bene. Noi pensiamo a migliorare le nostre situazioni. Non mi allineo a nessuno, dico le cose come stanno per noi. Poi magari l'Udinese avrebbe pareggiato comunque, ma non così, perché il gol è con la mano".
Prestazione non brillantissima
"Meno spensierati? Ci sta, analisi giusta. Queste partite di solito sono difficili da sbloccare, noi l'abbiamo fatto bene. Anche gestita bene. Ci voleva più attenzione, ci siamo abbassati troppo, abbiamo smesso di andare in avanti e così abbiamo favorito gli avversari. Troppe partite in cui andiamo in vantaggio e non portiamo il punteggio pieno. Da migliorare".
"Come si trova una spiegazione? Non so se è braccino. Noi siamo abituati ad andare in avanti, a inizio ripresa Messias era basso e ha fatto entrare l'Udinese. Se ti abbassi, capitano cose pericolose. Sapevamo che l'Udinese batteva lungo in area. Sapremo valutare e faremo meglio nella prossima".
Con Giroud fuori
"I cambi li ha visti bene? Olivier è uscito che eravamo in vantaggio, Rebic era da servire sulla profondità. I terzini erano bassi per far uscire i loro esterni, dovevamo farli con precisione. Mai rotto la linea con Brahim e Giroud...".
La pressione sul Milan
"Parliamo di una squadra giovane, ci sta. Ma dobbiamo essere bravi a gestire queste pressioni, vuol dire che stiamo facendo bene e sono esperienze che ci aiuteranno. Il derby? Ora pensiamo alla Coppa Italia, partita importante per vari motivi, ci porterebbe vicino alla finale. Sappiamo il valore degli avversari. La prepareremo al meglio"