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Milan, Cardinale torna sullo stadio: "Priorità restare a Milano. Il successo passa da infrastrutture"

Lorenzo Rigamonti
Milan, Cardinale torna sullo stadio: "Priorità restare a Milano. Il successo passa da infrastrutture"Getty

Gli ultimi segnali lanciati dai cugini nerazzurri parlano chiaro: il progetto per il nuovo stadio procederà per strade separate. Al via le pratiche per due impianti autonomi, uno per l'Inter e l'altro per il Milan. In casa rossonera, la zona designata per piantare le nuove radici è quella di La Maura. Un assist al Comune di Milano lo ha fornito il numero uno rossonero Gerry Cardinale, intervenuto al Business of Football Summit, evento organizzato dal Financial Times a Londra. "Nel mondo ideale restare nell’area del Comune di Milano è una priorità. Se possibile staremo nel Comune, però valuteremo comunque con freddezza quale sarà la migliore opportunità", ha annunciato l'uomo di RedBird.

Stadio Giuseppe Meazza San Siro Milanogetty

Cardinale su San Siro e l'Inter

In merito al vecchio e glorioso impianto che ha ospitato Inter e Milan fino a questa stagione, Cardinale ha espresso il suo pensiero con massima schiettezza: "San Siro è stato costruito negli anni 20, se vogliamo riportare Milan e Serie A al massimo livello mondiale dobbiamo passare dalle infrastrutture". E sulla decisione dell'Inter: "Sono un grande sostenitore dell’essere indipendenti, ma al momento non c’è niente che escludiamo a prescindere. Però sai, penso che l’Inter al momento sia pensando a quello che sarà il loro futuro e noi ci concentriamo sul nostro e quale può essere la migliore soluzione per noi”.

L'acquisto del Milan

Poi un dolce throwback, al momento in cui Cardinale ha deciso di prendere le redini della macchina rossonera: "Cinque anni fa ci siamo guardati intorno, il viaggio è iniziato allora. Abbiamo guardato il mercato europeo e Billy Beane è stato decisivo nel farmi cambiare idea, nell’educarmi e convincermi che il calcio europeo potesse essere 'Moneyball', una grande opportunità. Il Milan era una tremenda opportunità di fare quello che ci piace. È uno dei più grandi brand in Europa. Ora voglio vincere, come tutti, e sono sempre al telefono con il nostro staff. A Milano c’è una fan base fenomenale, con il Tottenham è stato fatto il record di incasso nella storia italiana. I tifosi hanno fatto il loro lavoro, ora tocca a noi".

Il segreto per vincere

Un passaggio dell'intervista ha toccato anche il tema allenatore, e il rapporto di simbiosi con Stefano Pioli: "Ci sono persone che arrivano nel calcio con le pistole spianate, io no. Non dirò mai a Pioli quale formazione fare", ha risposto Cardinale. Cruciale, se non indipensabile per vincere, l'affidamento all'analisi dei dati: "Noi sfruttiamo molto i dati. Tutti li hanno, la differenza è come li utilizzi. Ho cominciato con George Steinbrenner, ho visto che cosa funziona e che cosa no. Non puoi comprare le vittorie, noi dobbiamo ridurre la volatilità. Se performi con costanza, i risultati arrivano. È questo che puoi controllare, la costanza".