Quando le parliamo al telefono, Miriam Vece sta per partire per Londra. Mentre scriviamo, è già entrata al Lee Valley VeloPark, dove tra poche ore scatterà in pista, unica Sprinter italiana dell’UCI Track Champions Legue. Quella britannica sarà la tappa più bella, la più attesa, quella del velodromo olimpico di Londra 2012, una due giorni sold-out che sarà anche l’ultima, perché Israele ha chiuso i suoi confini causa variante covid e sarà allora per l’anno prossimo, per la seconda edizione.
Come al varo di Maiorca e nella tappa lituana di Panevézys, ci sono 72 pistard divisi fra uomini e donne e provenienti da 30 nazioni: in tutto 63 titoli mondiali e 29 medaglie olimpiche sulla pista dell’UCI Track Champions League.
Sprint mondiali
Al femminile, ci saranno le leader delle categorie Sprint ed Endurance, ovvero la campionessa mondiale di velocità Emma Hinze e l’iridata nell’omnium, oltre che oro della madison di Tokyo 2020, Katie Archibald. Ma ci saranno anche Silvia Zanardi campionessa del mondo juniores e Miriam Vece, che a 24 anni ha la responsabilità di essere l’unica, e bravissima, velocista italiana:
«A Maiorca mi sono stupita dei risultati. In Lituania invece, con migliori aspettative, ho avuto un calo evidente e, accidenti, sbagliato i rapporti. Non è facile con un format nuovo, ma molto spettacolare, gareggiando a pochi giorni di distanza in mezzo a settimane d’allenamento, e in tempi così ristretti. Noi sprinter avevamo molto recupero fra una gara e l’altra. In Champions invece, ogni quarto d’ora sei in pista “a blocco” per dare il 100%».
Champions League, «spettacolo puro»
Ci sono la realtà aumentata, l’on-board camera, super slow-mo e riprese a 360°. Il pubblico si diverte, ma anche e specialmente i pistard che scattano e perfino assistono, come quando a Panevézys Jeffrey Hoogland, olandese campione olimpico e mondiale di Velocità a squadre e iridato nel Chilometro, è sfrecciato a 82 chilometri orari:
«Ero lì, l’ho visto in batteria e non potevo crederci, spettacolo puro. Quando poi gli ho chiesto, beh, diciamo che non sa nemmeno lui sa come abbia fatto a essere così veloce!»
Migliorare fra le migliori
Miriam Vece, nata a Crema il 16 marzo 1997, detentrice di 3 record italiani di velocità, doppia medaglia d’oro under-23 agli Europei di Aigle 2018 e bronzo nei 500 metri mondiali di Berlino 2020, è l’unica sprinter italiana della Nazionale che quest’anno - dal quartetto olimpico di Ganna a Viviani campione del mondo, dai “nuovi” Milan, Fidanza e Paternoster - ha raccolto trionfi in ogni velodromo.
«Sono orgogliosa di rappresentare l’Italia e la Champions League è una pista di formazione, un bagaglio d’esperienza: lo Sprint a tre, per esempio, mi migliorerà nella tattica, che un po’ il mio punto debole, e anche nel Keirin mi sento più confidente dopo anni di paure. Al di là dei risultati, sento di migliorare misurandomi con le migliori».
Discovery Sports promuove la prima edizione dell'UCI Track Champions League, in diretta integrale su Eurosport 1 e discovery+ venerdì 3 e sabato 4 dicembre alle 19:30 dal velodromo olimpico di Londra.