35 chilometri per un sogno. Massimo Stano vince la marcia 35 km: è un oro storico, è la seconda medaglia della spedizione azzurra a Eugene. Ed è tutto meraviglioso.
Il campione olimpico di Tokyo nei 20 km è stato incredibile protagonista della corsa americana. Tattica, abnegazione, costanza ma soprattutto resistenza: in condizioni complicate, Stano ha saputo superare ogni avversità. Andando a piazzarsi davanti a tutti.
La gara
L'azzurro è partito forte, senza mai perdere il controllo della gara. Prima ha lasciato che il giapponese Matsunaga s'infilasse al primo posto, trascinando il gruppo. Poi è scattato all'attacco, dopo 15 chilometri nella scia dell'avversario.
Al trentesimo chilometro, la fuga ideale: dietro di lui sono rimasti Kawano, giapponese, e lo svedese Karlstrom. Hanno provato a resistergli, ma con poco successo. A 3 km, Stano ha iniziano ad allungare il passo, con Kawano ancora alle calcagna. Infine, i due cartellini. Che salvano. Che lo innalzano. Che fanno fuori il giapponese e rilanciano Stano, dopo il titolo olimpico nella 20 km, oggi campione del mondo dei 35.
Le parole
"Ci tenevo a vincere, a dimostrare che Tokyo non è stato un caso e che potevo fare bene anche su una distanza diversa. Me lo sentivo e nella mia testa non poteva finire che così".
"Sono contento di non aver deluso le aspettative e di aver portato un oro che tutti si aspettavano, e perché così il movimento della marcia può avere nuova linfa. Una dedica speciale ad Antonella Palmisano, che non ha potuto gareggiare qui ma sono sicuro che sarebbe stata in grado di ripetersi come ho fatto io".