E' andato a buon fine l'intervento chirurgico al quale si è sottoposto Pablo Marì, 29enne difensore del Monza coinvolto in una terribile aggressione questo giovedì presso il centro commerciale di Assago. Il giocatore, che stava facendo la spesa assieme alla famiglia, è stato accoltellato da un 46enne con problemi psichici. Assieme a lui anche altri feriti (cinque in tutto), tra cui un morto. Marì verrà tenuto sotto osservazione per 2/3 giorni all'ospedale Niguarda. L'operazione serviva a suturare i muscoli della schiena danneggiati. L'ex Udinese tornerà a disposizione non prima del 2023.
Dall'aggressione al ricovero in ospedale: la serata maledetta di Pablo Marì
Il calciatore biancorosso è stato ricoverato subito all'ospedale Niguarda, ed oggi potrà avviare un lungo processo di guarigione - non solo fisica, ma anche mentale: "Ho avuto suerte", ha dichiarato Marì dal letto dell'ospedale, poche ore dopo aver assistito a un omicidio in presa diretta. L'aggressore 46enne è stato interrogato dai pm in serata, ed è accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo. Sulla scena del delitto era presente anche Massimo Tarantino, ex calciatore dell'Inter il cui intervento è stato provvidenziale per disarmare l'aggressore. "Non ho fatto niente, non sono un eroe", ha detto Tarantino alla stampa. Restano gravi le condizioni degli altri feriti.
Le parole di Marì: "Ho avuto suerte"
Tra i primi a far visita a Pablo Marì in ospedale, l'ad Adriano Galliani ha riportato le prime parole del giocatore: "Oggi ho avuto suerte - spiega Marì - perché ho visto una persona morire davanti a me. Ero con il carrello con dentro il mio bambino, ho sentito un dolore atroce alla schiena. Dopodiché ho visto quest’uomo accoltellare una persona alla gola, davanti a me".
Galliani: "Sei un guerriero e guarirai presto"
Adriano Galliani ha comemntato così la spaventosa vicenda: "Mi dicono che dovrebbe riprendersi abbastanza rapidamente. Ha dei muscoli lesionati, delle lesioni. Ma non è gravissimo. È cosciente e gli stanno dando dei punti in una sala operatoria o qualcosa di simile. Ma ripeto, non è in pericolo di vita". Poi, su Twitter, l'augurio di pronta guarigione: "Caro Pablo, siamo tutti qui vicino a te e alla tua famiglia, ti vogliamo bene, continua a lottare come sai fare, sei un guerriero e guarirai presto".