Tornare quattordicenni, ma a 58 anni. Ha abbattuto le leggi del tempo, José Mourinho, prima di rincorsa sul Sassuolo e poi di corsa ad abbracciare El Shaarawy sotto la curva dopo il gol del definitivo 2-1 della Roma al minuto novanta. Che emozione. E che partita, la sua millesima in panchina. Diceva: è una partita come le altre. Ai microfoni di DAZN ha cambiato drasticamente opinione.
Le parole di Mourinho a DAZN
"Perché durante la settimana sono stato un bugiardo, dicendo che non era una partita speciale. Ma era una partita speciale. Era una partita con un numero speciale per me e avrei sempre voluto ricordare per la mia millesima una partita così", il commento di Mourinho a DAZN. Dice di aver mentito a tutti: poteva finire in qualsiasi modo ed è finita così perché "Rui Patricio ha fatto due miracoli, noi abbiamo sbagliato qualche gol".
L'emozione è stata tremenda: "Oggi non ho 58 anni, ma 14 anni, quando inizi a sognare una carriera nel calcio. E' stata la corsa di un bambino, ho chiesto scusa a Dionisi, hanno giocato una partita fantastica. Sono felice per i tre punti, per la mentalità". E all'avversario: "Non posso dimenticare Dionisi, i suoi sentimenti di questo momento. E' un bravo allenatore, allena una squadra con un'identità ben precisa, ha dato una nuova impronta. Io lo sapevo dal primo giorno di questa settimana. Sono 3 punti importanti".