La risposta deel campione. E il Napoli che trova continuità, anche in Europa, oltre chiaramente alla prima vittoria nel girone di Europa League. Quanto vuol dire? Tanto. Tanto quanto un secondo posto a pari merito con il Leicester, ieri immerso in uno spettacolare 4-3 esterno che ha dato alle Foxes il ruolo di seconda forza insieme agli azzurri.
Comunque, il Napoli ci penserà solo più tardi. L'importante era ritrovare serenità e soprattutto i tre punti: 3-0 al Legia (Insigne, Osimhen, Politano), che finora aveva battuto Spartak e gli inglesi, e che al Maradona deve arrendersi al tumultuoso attacco degli uomini di Spalletti.
Il ritorno di Ciro Mertens
Spalletti che ha girato, giostrato, rimesso in campo il tridente rivisitato che aveva fatto felice Napoli ai tempi di Sarri: al posto di Callejon, oggi alla Fiorentina, c'era Lozano. Ma era l'attacco dei piccoletti, con il messicano tra i più attesi dopo qualche schermaglia di troppo con il tecnico. E poi il ritorno di Mertens, insieme a Insigne.
Proprio a Ciro, e su Ciro, sono legate le ulteriori speranze di questo Napoli. Un inizio perfetto in campionato, eppure con il filo dell'attesa legato al belga. Destra, sinistra, al centro al posto di Osimhen: può giocare ovunque. E per Spalletti diventa un'arma dal tasso qualitativo elevatissimo. L'ha dimostrato anche con il Legia, sfiorando il gol in un paio d'occasioni, andando a un passo dalla serata perfetta.
Napoli-Legia Varsavia: le statistiche
Statistiche | Napoli | Legia Varsavia |
Tiri totali | 28 | 9 |
Tiri in porta | 10 | 0 |
Possesso palla | 71% | 29% |
Passaggi | 656 | 284 |
Precisione passaggi | 89% | 74% |
Falli commessi | 11 | 6 |
Ammonizioni | 2 | 1 |
Fuorigioco | 4 | 4 |
Calci d'angolo | 18 | 2 |
La risposta di Insigne
Il volto della prima vittoria in Europa League però è quello di Lorenzo Insigne. il primo gol è arrivato al minuto 76 ed è stato d'una bellezza cruciale. Un cross sporcato e girato di prima intenzione dal capitano del Napoli, per una notte coi pensieri lontani dalla questione rinnovo e in particolare dagli ultimi due rigori sbagliati. Consecutivi.
Insigne è tanto altro, alle volte fa bene ricordarlo. Specialmente a lui. Ha giocato una partita senza eguali, dispensando palloni e qualità, calandosi nella mentalità del dieci e dominando negli ultimi metri. Chi inizia a fare i conti sulla sua assenza, sottovaluta il ruolo decisivo che sta avendo nelle decisioni offensive degli azzurri.
Correndo sotto la curva, Lorenzo si è tolto un piccolo peso che rischiava di diventare macigno. E Napoli vola, pure in Europa.