Una ragazza determinata, in fiducia, e un mancino pronto ad esplodere: Martina Trevisan è carica, ha il polso saldo, e vede un sogno avvicinarsi sempre di più.
Oggi la semifinale del Roland Garros contro Gauff, per entrare nell'olimpo delle tenniste. E sì, l'impresa è possibile...
La lotta all'anoressia
Negli ultimi giorni è rimbalzata sempre più una storia già nota: la sfida affrontata qualche anno fa contro uno dei disturbi alimentari più insidiosi di tutti, l'anoressia.
"Non mi interessava giocare, avevo il rigetto nei confronti del tennis. In quei momenti serve aiuto, si pensa di poterne uscire da soli - ha sottolineato la tennista -, ma non è così. Ci si crede invincibili. Invece farsi dare una mano è il primo passo".
Una situazione familiare non semplice, con una brutta malattia che ha colpito il padre e tante conseguenze a cascata.
Solo col tempo e con l'aiuto di una psicologa e del fratello Matteo, Martina è riuscita a riemergere dall'incubo. Di lì a poco è poi nato un progetto per insegnare il tennis ai più piccini. Per riavvicinarsi a quel mondo che già tanto le aveva dato (una finale al Roland Garros Martina l'ha già giocata: in doppio, nella categoria Juniores).
Perché Martina, da sempre, è stata un talento del tennis. Una promessa che poco per volta ha riscoperto il piacere di colpire quella pallina gialla. Di giocare.
Uno stacco di 4 anni che anziché segnare la fine della sua carriera le ha dato una spinta ulteriore.
Traguardi raggiunti
Primo trofeo della sua carriera poche settimane fa a Rabat, il WTA 250, superando in finale una certa Garbine Muguruza.
Ottava italiana di sempre a raggiungere le semifinali, vincendo l'incontro di oggi entrerebbe per la prima volta in top 20 nel ranking WTA.
Il precedente
L'incontro sulla terra rossa del Philippe-Chartrier, per sfidare Gauff, già battuta due anni fa proprio a Parigi.
L'Italia con Martina
Alle 16.30 tutta la penisola farà il tifo per Martina. Tra gli spettatori anche Schiavone e Pennetta, che di Slam se ne intendono, e che vedono oggi in lei un raggio di luce. Una speranza, per riportare i colori azzurri a brillare nel cielo francese e, più in generale, nel tennis.
E proprio Francesca Schiavone è nel mirino. Lei che nel 2010 trionfò al Roland e che, senza dubbio, oggi farà il tifo per Martina. L'ultima semifinale di una azzurra risale al 2013, con Sara Errani. Nove anni dopo, gli italiani possono tifare più forte che mai in terra francese...
La fiducia che arriva dalla striscia positiva di 11 incontri e da quel successo importantissimo a Rabat contro la numero 1 del tabellone. I colpi unici e, forse, anche il vantaggio di non partire da favorita sulla carta.
Martina può farcela. Per provare a scrivere una nuova splendida pagina di storia del tennis azzurro. Ma, come ben sa, bisogna procedere un passo alla volta...