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Nfl, la prima volta dei Lions favoriti per il Super Bowl. L'ennesimo capolavoro di Tomlin

Massimo Oriani
Nfl, la prima volta dei Lions favoriti per il Super Bowl. L'ennesimo capolavoro di TomlinN/A

Chi fermerà i Lions? Dopo 11 domeniche di football Nfl Detroit, per la prima volta nella sua storia, è la favorita dei bookmaker per la vittoria del Super Bowl. Che non ha mai vinto e neppure disputato, unica franchigia in esistenza da quando è nato (1967) a non aver mai avuto quella soddisfazione. Certo, qualcuno dirà: meglio non esserci mai arrivati che fare come i Bills che ne hanno persi 4 di fila dal '91 al '94, uniche loro partecipazioni. Ma torniamo a oggi. Sono 9-1, hanno 3 partite ostiche, due in casa (Packers e Bills), una in trasferta (49ers, discutibile poi se lo sia realmente). Non dovrebbe sfuggirgli la testa di serie n.1 nella Nfc. Anche perché rimane una sola credibile rivale, Philaldelphia. Continua a lasciarci molto dubbiosi sulle potenzialità in chiave playoff, soprattutto per chi l'allena, Nick Sirianni, ma il fatto che sia 8-2, abbia un Saquon Barkley devastante e un attacco che con Jalen Hurts, AJ Brown e DeVonta Smith ha armi sia sulla terra che nell'aria, va per forza di cose presa in considerazione. Le alternative? Minnesota è 8-2 e un calendario che ragionevolmente potrebbe portarla a chiudere 11-6. Ma chi ha paura di Sam Darnold in postseason? Green Bay? Talento ne ha, ma c'è voluto un field goal bloccato e la solita gestione disastrosa di coach Eberflus per battere i Bears. Anche qui, poche certezze. In quanto a potenziale, quello dei Niners dovrebbe permettergli di tornare in corsa.

Ma fino a quando potremo dargli il beneficio del dubbio? La sabbia nella clessidra è scesa tutta dopo il ko interno con Seattle. Non è il loro anno. Anche per i tanti infortuni. Ci sarà un perché se in carriera (17 stagioni, tutte con Pittsburgh) Mike Tomlin non ne ha mai chiusa una sotto il 50%. E sarà così anche stavolta. Riesce a vincere senza un quarterback all'altezza. Scartato Justin Fields, non è che Russell Wilson sia tornato quello dei due Super Bowl con i Seahawks. Anzi. Ma se batti gli arcirivali di Baltimore con 6 field goal e la difesa, allora chapeau. Anche qui però guardando avanti, dura vincere ai playoff con il 15° attacco per punti segnati (23.3 a partita). Ma intanto sono primi in una division tutt'altro che semplice. Hanno fermato per la prima volta i Chiefs, bene. Ma finché non li batteranno ai playoff, resteranno vittorie "vuote". Lo sa bene Josh Allen, lo ha detto più volte nel post partita. Quantomeno però hanno riacceso la corsa alla testa di serie n.1 nella Afc.

A proposito di Kansas City: restiamo convinti che Travis Kelce lo stiano preservando per i playoff. Quando lo rispolvereranno tirato a lucido, la musica cambierà. E intanto per la prossima ritrovano Isiah Pacheco. La sconfitta è una liberazione: il peso della perfect season finisce con lo schiacciarti. Detto di Chiefs e Bills, chiare uno-due nella conference, chi è la terza forza? Houston avrebbe le carte in regola, ma ha perso Stefon Diggs per tutta la stagione e CJ Stroud non ha fatto quel passo avanti che era lecito attendersi dopo la straordinaria stagione da matricola. Vero, hanno avuto tanti infortuni. E con Will Anderson e Kamari Lassiter ancora out, hanno comunque vinto in carrozza, 34-10, in casa dei derelitti Cowboys (crolla pure il tetto dello stadio, se non è un segno questo...) nel Monday Night. La division è ridicola, due partite con i Titans e una coi Jags, oltre a quelle con Chiefs (fuori), Dolphins e Ravens (in casa), la proiettano verso una facile vittoria. I Chargers stanno andando persino oltre le aspettative, ma c'era da aspettarselo con Jim Harbaugh alla guida. Ma pure qui, al massimo una bella wild card.  Non ci ricordiamo una stagione nella quale in 11 giornate le due favorite non sono mai cambiate dalla preseason. Ma il campo quello dice, Chiefs-Lions.

Fonte: gazzetta.it