Aaron Rodgers è tornato per davvero. Il quarterback 40enne trascina i New York Jets al successo 24-3 su New England nel Thursday Night che apre la terza giornata Nfl. Al MetLife Stadium, alla prima uscita casalinga stagionale, il fenomeno 4 volte mvp dimostra d’essere ancora lui post infortunio al tendine d’Achille patito la scorsa stagione all’esordio assoluto con la nuova maglia. Rodgers completa 27 dei 35 lanci effettuati, segna due touchdown, lancia in corsa come fosse un ragazzino. Da stropicciarsi gli occhi. New York sale 2-1 di record, se il suo quarterback sarà questo, come livello di prestazioni, per il prosieguo di stagione, dopo aver carburato nelle prime due uscite, la squadra di coach Saleh può fare parecchio rumore.
I Jets si dimostrano solidi e completi contro i Pats che forse non saranno il test più probante, ma avevano iniziato bene la stagione vincendo su Cincinnati e arrendendosi solo al supplementare contro Seattle. I verdi però macinano 400 yard in attacco, senza palle perse, e ne concedono appena 139 in difesa, frantumando la resistenza degli ospiti. Non battevano New England in casa dal 27 dicembre 2015, avevano perso lo scontro diretto davanti ai loro tifosi otto volte di fila. Stavolta invece esibiscono due running back intriganti, l’elusivo Breece Hall e il potente Braelon Allen, il tight end Tyler Conklin riceve per 93 yard e la difesa, pur senza Haason Reddick, indisponibile per disputa contrattuale, e CJ Mosley, 5 volte al Pro Bowl, infortunato, fa comunque un figurone. Will McDonald esibisce altri 2 sack dopo i 3 collezionati a Nashville la settimana scorsa. E poi, soprattutto, c’è il numero 8: Rodgers è il giocatore più vecchio in attività in Nfl, ma certo non lo dimostra. Pare persino migliore di quello dell’ultimo anno a Green Bay. Anno di ricostruzione, il primo post Belichick. Serve pazienza e si sapeva. I Patriots erano apparsi solidi contro Bengals e Seahawks, senza effetti speciali in attacco, ma capaci di giocare un football vecchia maniera: difesa tosta e attacco che corre, permettendo a Jacoby Brissett, il quarterback, di fare il gestore senza voli pindarici troppo ambiziosi per lui. Stavolta però la linea offensiva cede, New England si trova subito indietro nel punteggio e non ha i playmaker offensivi per rimontare. A risultato deciso si vede il debuttante Drake Maye, scelta n. 3 al draft 2024, il quarterback del futuro.
Sinora tenuto al riparo per non bruciarsi, considerati contorno relativo e inesperienza. Rodgers lancia per Allen Lazard, suo bersaglio già ai Packers, per il touchdown da 11 yard del 7-0. Comincia la partita completando 12 dei primi 13 passaggi. Poi Hall segna il touchdown del 14-0 con una corsa da una yard che corona un drive da 91. Il calcio da 44 yard del kicker Joey Slye regala i primi punti ai Patriots. All’intervallo è 14-3, 252 yard prodotte dell’attacco di New York, appena 40 dagli ospiti. Nel 3° quarto arriva il primo touchdown di sempre lanciato da Rodgers a Garrett Wilson, il suo giovane super ricevitore. Ne vedremo molto altri. Un fumble di Rhamondre Stevenson toglie ogni speranza di rimonta ai Pats, Maye entra con 4’24” rimasti da giocare, dimostra coraggio braccato dalla pass rush (due sack), ma non produce punti. Lo show è tutto del quarterback avversario. Altro che vecchia gloria, Rodgers non è solo il passato, ma ancora il presente della Nfl.
Fonte: gazzetta.it