In quasi 100 anni di storia, l'Olimpia Milano è riuscita ad affermarsi come una delle squadre più forti d'Europa e certamente la più titolata d'Italia. Dal 1930, anno della fondazione, sono arrivati infatti 30 Scudetti, 8 Coppe Italia e 3 Euroleghe.
Un palmarès del genere porta inevitabilmente a parlare di grandi stagioni e di grandi partite: riviviamo le più importanti della storia dell'Olimpia per risultato, posta in palio e riconoscimento raggiunto.
Olimpia Milano, le partite indimenticabili
Simmenthal Olimpia Milano-Minganti Virtus Bologna 75-64
Andando in ordine cronologico, la prima pietra miliare nella storia dell'Olimpia è il 75-64 rifilato alla Virtus Bologna nella stagione 1956/1957. Allora, il massimo campionato italiano era composto da 12 squadre e si chiamava Elette 1956/1957. Quando ancora in Italia non era arrivata l'idea dei playoff, si giocavano sfide di andata e ritorno in un classico girone all'italiana senza post Season.
La squadra allenata da Cesare Rubini e capitanata da Enrico Pagani vinse 75-64 in casa contro le Vu Nere. Successo fondamentale perché, a fine stagione, la Simmenthal (l'allora sponsor) Olimpia Milano riuscì a chiudere il campionato con 42 punti, frutto di 19 vittorie e 3 sconfitte. Seconda proprio la Virtus con 40 punti e un successo in meno. A risultato invertito, a gioire sarebbero stati gli emiliani. Quell'anno, inoltre, si chiuse con il decimo titolo e la prima stella dell'Olimpia.
Billy Milano-Scavolini Pesaro (89-86 e 73-72)
La seconda stella arriva invece nella stagione 1981/1982: sono gli anni della grande Olimpia con allenatore Dan Peterson e in campo giocatori del calibro di Dino Meneghin, Mike D'Antoni, il capitano Vittorio Ferracini ed altre individualità come Franco Boselli e Vittorio Gallinari.
L'edizione 1981/1982 prevedeva i playoff. Al termine della Regular Season, la Billy chiuse al terzo posto, ma sbaragliò tutta la concorrenza ai playoff: elimina Brescia e Torino prima di arrivare alla finalissima contro la Scavolini Pesaro.
La serie, al meglio delle tre partite, si chiuse sul 2-0 per l'Olimpia, che vince 89-86 Gara-1 e 73-72 Gara-2. Due successi risicati che valserò però il ventesimo Scudetto e la seconda stella.
Getty
Olimpia Milano-Virtus Bologna 67-55
La più recente delle partite indimenticabili dell'Olimpia è il 67-55 in Gara-7 Scudetto contro, ancora una volta, la Virtus Bologna. La data è il 23 giugno 2023 e, dopo sei partite in cui viene rispettato il fattore campo, si torna al Forum di Assago. Ci si aspetterebbe maggiore equilibrio e tensione in una Gara-7, eppure la formazione allenata da Messina domina sin dall'inizio e tiene a distanza gli uomini di Scariolo.
Alla fine, è delirio ad Assago: 67-55, 4-3 nella serie, trentesimo Scudetto e terza stella per l'Olimpia Milano. Gigi Datome chiuderà da MVP delle Finali: sarà l'ultima partita con la casacca di un club.
Olimpia Milano-Slavia Praga 77-72
In campo internazionale, è certamente degna di nota la finale del 1965/1966: la vittoria per 77-72 che regala all'Olimpia Milano la prima Eurolega della sua storia. Un successo che arriva dopo una Final Four dominata da parte della formazione ancora allenata da Cesare Rubini: si parte con il 68-57 al CSKA Mosca in semifinale, poi il match decisivo contro i cechi.
Spinta dagli 8mila spettatori, di gran parte di fede italiana (gli ultimi match si svolsero tra Bologna e Milano), il 1 aprile 1966 finisce 77-72 per l'Olimpia che, nel primo tempo, era avanti 41-35. Fondamentale l'apporto, in quella gara, di Gabriele Vianello e Skip Thoren, che misero a referto rispettivamente 24 e 21 punti, vanificando i 20 realizzati dal miglior marcatore delle Finals, Jiri Zidek.
Olimpia Milano-Maccabi Tel Aviv 71-69
Più di vent'anni dopo il primo titolo, l'Olimpia gioca e vince due finali consecutive contro il Maccabi Tel Aviv. La prima termina 71-69 ed è la partita più importante della stagione 1986/1987. A Losanna, il 2 aprile 1987, Milano si impone sulla squadra israeliana rimontando il -3 dell'intervallo lungo: 36-33 in favore del Maccabi.
Spinta però da Roberto Premier (23 punti), Bob McAdoo (21) e Ken Barlow (18), la squadra di Dan Peterson riesce ad imporsi e a conquistare il secondo titolo della sua storia.
Getty
Olimpia Milano-Maccabi Tel Aviv 90-84
L'anno successivo, Olimpia e Maccabi tornano in finale per affrontarsi e dare il via ad un'intensa rivincita che, però, si chiude con lo stesso esito: Milano campione, è la terza Eurolega e la seconda consecutiva.
La sede della finale è stavolta il Belgio e, in particolare, Gent: il 7 aprile, finisce 90-84 per i detentori del titolo. La guida della squadra cambia: in panchina non c'è più Dan Peterson ma Franco Casalini, anche se l'ossatura che aveva vinto a Losanna rimane. Stavolta, Milano prende il comando delle operazioni già all'intervallo (52-41), vincendo infine 90-84 grazie ancora a Bob McAdoo, che stavolta ne realizza 25, e ai 17 di Ricky Brown.