Tre anni dopo, che pure sono sembrati una vita. Il Palermo ha battuto il Padova 1-0, ha avuto la stessa freddezza dell'andata e si è ritrovato con identico risultato. Di misura, e perciò di cuore, in mezzo a oltre trentamila persone, che non hanno mai smesso di crederci.
Tre anni dopo, e sì: è sembrata davvero una vita. Perché i siciliani hanno avuto modo di chiuderla tante e tante volte, anche se alla fine a deciderla è stato Brunori, su calcio di rigore.
Nessun altro poteva, probabilmente, dopo la stagione che ha vissuto l'attaccante di proprietà della Juventus.
Un futuro roseo (e nero)
E' il trionfo di un popolo, è la gioia di una regione. Ed è un capolavoro, quello di Sivlio Baldini, fuori dagli schemi e dentro soltanto ai suoi. Il tecnico toscano - che aveva già vissuto un'era palermitana, ben 18 anni fa - ha creato una squadra impermeabile e avvolgente, cacpace di andare in gol per 52 volte in sei mesi di 2022.
Con l'arrivo della Serie B, il Palermo potrebbe a questo punto cambiare ben presto proprietà: il club siciliano è finito nel mirino del City Group dello sceicco Mansour e anche nel mirino dell'ex patron romanista James Pallotta. In settimana si discuterà tutto, ma adesso è tempo di festeggiare. Per tutta la notte, perché la B è solo il primo passo verso una nuova era.