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Panchina Napoli: ecco perché De Laurentiis ha preferito Mazzarri a Tudor

Orazio Accomando
Panchina Napoli: ecco perché De Laurentiis ha preferito Mazzarri a Tudor(C)Getty Images
Finita la (breve) era Garcia a Napoli, la svolta in panchina è un ritorno al passato: Walter Mazzarri fino a giugno 2024 per contratto, carisma e ambiente

Dopo dieci anni Walter Mazzarri torna a sedersi sulla panchina del Napoli. La scelta del Presidente Aurelio De Laurentiis è ricaduta sul tecnico di San Vincenzo. Sarà lui a sostituire Rudi Garcia, esonerato (in attesa di comunicato ufficiale) dopo la sconfitta casalinga contro l’Empoli e, più in generale, un avvio di stagione al di sotto le aspettative.

La sfida con Igor Tudor

Il tecnico francese paga un feeling mai sbocciato con il gruppo, un gioco non convincente e risultati altalenanti. Tutti aspetti che hanno convinto De Laurentiis, che lo aveva scelto per il post Spalletti, a cambiare rotta. E’ stata una partita a due: Igor Tudor e Walter Mazzarri. Nella giornata di lunedì, a Roma, l’incontro con il tecnico croato. Tudor aveva chiesto un anno e mezzo di contratto, di fronte all’offerta del Napoli di un contratto fino a giugno 2024. Si era parlato anche di una possibile opzione di rinnovo automatico, in caso di qualificazione in Champions League.

Tudor aveva dato la sua disponibilità a sedersi sulla panchina della squadra Campione d’Italia, da amante delle sfide, convinto di poter far bene. Le parti si erano date appuntamento a martedì mattina, per nuovi aggiornamenti e magari per definire il tutto. Nulla di fatto.

Tudor, allenatore del Verona

La scelta di De Laurentiis

De Laurentiis ha incontrato Walter Mazzarri e in poche ore si è trovato l’accordo. Contratto fino al termine della stagione. La consapevolezza di entrambe le parti in causa di dover traghettare la squadra fino a giugno, cercando di ottenere il massimo. De Laurentiis ha scelto Mazzarri per motivi specifici.

L'aspetto contrattuale

Il patron azzurro vuole arrivare a giugno con la possibilità di scegliere il prossimo allenatore senza avere vincoli contrattuali. Il sogno, nemmeno tanto nascosto, è Antonio Conte, con cui i contatti erano e sono costanti.

De Laurentiis, Napoli

Carisma e ambiente

Poi il carisma di Mazzarri, perché a questo Napoli serve una scossa dal punto di vista emotivo. Mazzarri, inoltre, conosce bene l’ambiente, dopo esser stato vice di Ulivieri alla fine degli anni 90 e soprattutto dopo aver guidato, con grandi risultati, il Napoli per quattro stagioni. L’ex tecnico di Inter e Samp ha dato garanzie dal punto di vista tattico. Si è detto pronto ad accantonare il suo 3-5-2. Le sue idee si, ma adattate al materiale a disposizione, Osimhen e Kvaratskhelia su tutti.

Mazzarri fino a giugno, poi chissà. Quello di Conte è e resta il nome in cima alla lista dei desideri, ma il Napoli segue con attenzione anche altri profili, tra cui Motta, Italiano e il giovane Farioli, che tanto bene sta facendo al Nizza. C’è tempo per pensarci. Ora tocca a Mazzarri dare una scossa alla stagione dei Campioni d’Italia.