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Paolo Zanetti e la scelta di tornare a casa: ecco perché allenerà l'Empoli

Redazione
Paolo Zanetti e la scelta di tornare a casa: ecco perché allenerà l'EmpoliDAZN

L'esordio in Serie A TIM da calciatore nel luglio 2003, poi due stagioni e mezza da protagonista con la maglia azzurra dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili. Paolo Zanetti è il nuovo allenatore dell'Empoli in Serie A TIM, ma soprattutto è di casa in un ambiente che lo ha accolto con grande entusiasmo.

Il tecnico, dopo la stagione d'esordio nel massimo campionato in panchina con il Venezia, è pronto alla nuova avventura.

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L'obiettivo stagionale

"Guiderò questa squadra con cuore e passione, portando il mio modo di essere e la mia filosofia - ha commentato nella conferenza stampa di presentazione Paolo Zanetti -. Dal punto di vista tecnico sposo in pieno la mentalità dell'Empoli".

Il presidente è stato chiaro, vuole la salvezza della squadra toscana: "E' chiaro cosa vuole la società da me - ha proseguito Zanetti -, il primo obiettivo è salvare la squadra in un campionato molto complicato. Ho stima per Andreazzoli e per il suo lavoro, per noi giovani allenatori è un punto di riferimento e mi lascia una bella eredità, anche se la squadra avrà una nuova pelle. Ringrazio il presidente che ha creduto in me, sia con lui che con Accardi abbiamo la stessa visione di calcio".

I motivi della scelta

Paolo Zanetti ha dichiarato di aver accettato la corte dell'Empoli pur avendo in ballo altre situazioni: "L'obiettivo è la salvezza, ma può lottare anche per altro. Il motivo è che si vuole raggiungere questo obiettivo con una filosofia di calcio propositivo con una squadra che possa divertire e divertirsi valorizzando giocatori. Questo è ciò che so fare e per questo non ho avuto dubbi".

La via più difficile

Zanetti dopo aver portato il Venezia in Serie A TIM un po' a sorpresa ed essere stato protagonista di un girone d'andata molto buono, è stato esonerato a cinque giornate dalla fine con i lagunari diretti verso la retrocessione. "Dopo ogni caduta mi rialzo più forte - ha commentato il tecnico -, ma voglio dedicare un piccolo pensiero ai tifosi del Venezia, perché l'anno scorso per restare ho scelto la via più difficile per la mia carriera, come ho fatto quest'anno. Un allenatore deve potersi esprimere per crescere e io, nonostante tutto, mi sento migliorato dopo la stagione scorsa".

Il marchio di fabbrica di Zanetti

"Tutte le mie squadre sono state molto aggressive - ha risposto Zanetti -, ma tengo molto ad avere una squadra organizzata nelle due fasi di gioco. Voglio un calcio propositivo, ma questo non significa tralasciare altri aspetti e non curare i dettagli anche sui calci piazzati. Il mio obiettivo è che la squadra abbia una identità chiara, con un attacco dinamico e imprevedibile. Per questo al direttore ho chiesto calciatori duttili che possano all'esigenza adattarsi".