Difficile incastrare in un racconto la parabola di Paul Pogba. Ad aiutare è probabilmente solo quest'immagine qui: salita e discesa, un cerchio imperfetto perché guai ad esclamare la parola 'fine'. Però.. Però non ci siamo lontani. E non per l'età del calciatore - 30 anni -, semmai per il prospetto futuro.
Dopo essere cresciuto al Manchester United ed essere esploso alla Juventus, Pogba ha vissuto esperienze a corrente alternata con entrambe le maglie. Andata e ritorno, come nei film: nel 2016 sceglie di nuovo di vestire la maglia dei Red Devils dopo 4 stagioni in bianconero. Bianconero che ritrova nel 2022, e solo a sprazzi: infortuni, attese, antidoping.
Juventus
La carriera
Considerato fin dall'adolescenza uno dei maggiori talenti europei della sua generazione, ha rapidamente maturato le sue abilità, diventando, a poco più di vent'anni, uno dei migliori centrocampisti nel panorama calcistico internazionale. Ma dove inizia la passione?
Gli inizi
All'età di sei anni, i suoi genitori lo hanno iscritto al Roissy-en-Brie, una squadra nella banlieue parigina in cui è cresciuto. Ha giocato lì fino all'età di tredici anni e si è guadagnato il soprannome de "La Pioche". Successivamente, dopo aver superato un provino, nel 2006 è entrato a far parte della squadra Under-13 del Torcy. Trascorso solo un anno, ecco il Le Havre, una delle più prestigiose academies in Francia. Durante i due anni trascorsi in Alta Normandia, Pogba ha guidato l'Under-16 del Le Havre fino alla finale per il titolo nazionale, purtroppo persa contro il Lens.
Nel 2009, all'età di diciassette anni, si trasferisce in Inghilterra al Manchester United. Il Le Havre ha successivamente denunciato alla FIFA alcune irregolarità nel suo trasferimento, sostenendo che il club inglese aveva promesso alla famiglia del giocatore una casa e circa novantamila sterline per convincerlo a trasferirsi. In seguito, il club francese ha deciso di risolvere la controversia con i Red Devils attraverso un accordo finanziario, mentre doveva anche affrontare un caso simile con il Torcy.
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Dallo United alla Juventus
A Manchester, su richiesta di Alex Ferguson, è stato inserito nel settore giovanile del club. Con l'Under-18, è stato fondamentale nella conquista della FA Youth Cup, segnando un gol contro i pari età del Chelsea in semifinale e giocando poi le finali contro lo Sheffield United. Con la squadra riserve ha accumulato 12 presenze, segnato 3 gol e fornito 5 assist.
Il 20 settembre 2011, ha fatto il suo debutto in prima squadra con una vittoria per 3-0 nella Football League Cup contro il Leeds United. In campionato ha debuttato il 31 gennaio 2012 nella partita vinta contro lo Stoke City, mentre quattro giorni dopo ha fatto la sua prima apparizione nelle coppe europee contro l'Athletic Bilbao nei ritorni degli ottavi di finale dell'Europa League. Sembra una storia perfetta, ma il suo futuro in prima squadra viene subito messo in dubbio quando il leggendario centrocampista Paul Scholes torna a giocare, relegandolo ai margini della rosa.
Ecco: desideroso di andare in campo con regolarità, Paul ha divergenze con Ferguson (che aveva accusato il procuratore del giocatore, Mino Raiola, per questa situazione) e sceglie di non rinnovare il contratto con il Manchester United, diventando svincolato alla fine della stagione. Un infortunio alla caviglia mette poi fine prematuramente alla sua ultima stagione in Inghilterra.
Il 3 agosto 2012 approda così in Italia, trasferendosi alla Juventus a parametro zero. Inizialmente era stato acquistato con l'idea di essere un possibile sostituto di Andrea Pirlo, ma ben presto si è affermato come mezzala e, nonostante la giovane età, guadagna rapidamente un posto stabile nella squadra bianconera.
Ha fatto il suo debutto da titolare in Serie A il 22 settembre 2012, nella vittoria casalinga per 2-0 contro il Chievo, mentre il 2 ottobre successivo ha debuttato in Champions League entrando come sostituto nella partita di fase a gironi contro lo Shakhtar Donetsk. Il 20 ottobre dello stesso anno ha segnato il suo primo gol con la maglia bianconera, contribuendo alla vittoria per 2-0 in campionato contro il Napoli.
Le sue prestazioni convincenti hanno portato l'allenatore Antonio Conte a modificare il modulo di gioco della squadra per poter schierare Pogba nel centrocampo bianconero in modo più frequente. Alla fine della sua prima stagione completa come professionista, ha contribuito a conquistare il suo primo scudetto con la Juventus ed è diventato una delle maggiori rivelazioni del campionato. Da lì in poi, storia d'amore: quattro stagioni, quattro scudetti. Coppa Italia (con Allegri) e Supercoppe. Fino all'addio: doloroso.
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Il passaggio allo United
Il 9 agosto 2016, viene ufficializzato il ritorno di Pogba al Manchester United. Per riportare definitivamente il giocatore al club, il Manchester United ha speso complessivamente 105 milioni di euro (di cui 72,5 milioni andati effettivamente alla Juventus e 27 milioni al procuratore Mino Raiola). Questa operazione ha stabilito un nuovo record per il trasferimento più costoso nella storia del calcio.
Il suo secondo debutto con la maglia dei Red Devils avviene il 19 agosto successivo, quando il Manchester United sconfigge il Southampton per 2-0 nella seconda giornata di Premier League. Il 24 settembre segna suo primo gol con la maglia dello United in una partita contro i campioni in carica del Leicester City, vincendo 4-1. E il 24 maggio 2017, Pogba sigla il primo dei due gol che hanno permesso al Manchester di vincere l'Europa League, sconfiggendo l'Ajax per 2-0 in finale.
Sono sei stagioni particolari. Alle soddisfazioni vengono alternati problemi più seri, soprattutto d'infortunio. Sono anni in cui lo United balbetta: manca la Premier tanto attesa, sono lontani i tempi delle vittorie in Champions League. E Pogba è insofferente. Così, dopo l'ultima stagione pregna di problemi fisici, decide di tornare a "casa": il primo giugno 2022, il Manchester annuncia che a partire dal primo luglio successivo, il giocatore avrebbe lasciato la squadra a parametro zero.
Il ritorno alla Juventus
L'11 luglio 2022, Paul Pogba torna alla Juventus dopo sei anni, anche questa volta come giocatore svincolato. Tuttavia, solo poche settimane dopo il suo ritorno, il centrocampista subisce un infortunio al menisco laterale durante la preparazione estiva.
Dopo aver tentato una terapia conservativa senza successo, ha dovuto sottoporsi a un intervento di meniscectomia, il che lo ha costretto a saltare il resto del girone di andata del campionato. Ancora fuori campo nelle prime partite del girone di ritorno, il 28 febbraio 2023 ha fatto la sua prima apparizione nella sua seconda esperienza alla Juventus durante il derby della Mole, che la squadra di Allegri vince per 4-2. Dopo il suo ritorno, nonostante ciò, ha poche opportunità a causa di altri due infortuni subiti, uno a marzo e l'altro a maggio. Il secondo infortunio, che ha subito nella partita vinta per 2-1 contro la Cremonese il 14 maggio 2023, ha messo fine in anticipo alla sua stagione.
E veniamo ai giorni nostri: l'11 settembre 2023, il Tribunale Nazionale Antidoping ha emesso una sospensione cautelare nei confronti di Pogba, dopo averlo trovato positivo al testosterone sintetico in un test antidoping effettuato dopo la partita di campionato tra Udinese e Juventus del 20 agosto. Al momento Paul è in attesa di effettuare le controanalisi.
In nazionale
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Coppe domestiche ed europee. Ma soprattutto il Mondiale: la grande gioia. Già nel 2014 Pogba fa parte - a soli 21 anni - della squadra protagonista in Brasile (eliminata ai quarti dalla Germania). Nel 2016 gioca l'Europeo in casa, terminato con la sconfitta contro il Portogallo nella finale di Saint-Denis.
Nel 2018, è la volta buona: disputa tutte le gare del Mondiale in Russia, è sempre tra i migliori della squadra. E segna persino uno dei gol del 4-2 della finale contro la Croazia: è campione del mondo.
La carriera in numeri
Presenze | Presenze | Gol | Assist |
Manchester United | 233 | 39 | 51 |
Juventus | 190 | 34 | 41 |
Francia | 91 | 11 | 9 |
Il ruolo
Pogba è sostanzialmente una mezzala, un centrocampista laterale in grado di servire il fronte offensivo con passaggi chiave e un gran tiro dalla media e anche lunga distanza. Nasce davanti alla difesa, ma col tempo si è specializzato a supporto del regista. E può giocare anche più arretrato, nei due davanti alla difesa in un ipotetico 4-2-3-1. Allegri, nell'ultimo periodo, l'ha provato persino a pochi passi dalla punta.
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Le caratteristiche tecniche
Paul Pogba è un incontrista ambidestro con notevole forza atletica, abilità nel pressing e una forte personalità, qualità che gli permettono di eccellere nel recupero palla e nei contrasti. Le sue lunghe gambe gli hanno valso il soprannome di "Polpo Paul", un riferimento che non ha bisogno di spiegazioni.
Inoltre, Pogba è dotato di un'eccellente visione di gioco, che gli consente di orchestrare le azioni offensive e di fornire assist ai finalizzatori, oltre a saper sfruttare gli spazi. Dal punto di vista fisico, Pogba è stato paragonato agli esordi a Patrick Vieira e ha preso ispirazione da giocatori come Yaya Touré durante la sua crescita nel calcio.
Quanti anni ha?
Pogba è nato nel 1993, il giorno 15 marzo. Ha dunque 30 anni.