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Beijing 2022

Like a Rolling Stone: l'oro di Constantini-Mosaner, il curling della pietra azzurra

Like a Rolling Stone: l'oro di Constantini-Mosaner, il curling della pietra azzurraDAZN
L'Italia olimpica entra ufficialmente nell'età della pietra. Stefania Constantini e Amos Mosaner vincono una medaglia d'oro virale nel curling, riaccendendo la passione telegenica per lo "sport delle scope". E poi c'è Federico Pellegrino che nel fondo vince una medaglia d'argento inattesa... Che eppure è la stessa di quattro anni fa: una medaglia da primo degli umani.

Visto che celebrando Arianna Fontana abbiam parlato a fondo di Torino 2006 - quando lei vinse la prima di 10 immense medaglie olimpiche mentre Stefania Belmondo, già messe al collo altrettante, decise di non partecipare - fu proprio nell’ultima edizione italiana che il curling esordì alle Olimpiadi fra lo stupore generale. Ma cosa sono, le bocce? See, figurati, casomai ai Giochi della terza età! Ma cosa fanno con quegli scopettini… Dai… Seri?

Seri sì, e dannatamente. Visto che Italia-Germania non è uno scherzo nemmeno a briscola, altroché bocce, e a Torino 2006 fu subito 9-8. Sbam. Divertiti? Eccome, dopo aver visto i Simpsons giocare a curling e i Griffin giocare a curling, la canadese Robin Scherbatsky di How I Met Your Mother a bordo di una nave spaziale a forma di stone da curling. E poi sentito Will Smith dire a Jimmy Fellon «Potrei vincere una medaglia d’oro a quel gioco con le scope», così democratico, così telegenico, pure per via di certe squadre svedesi, di altre russe eccetera eccetera.

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Protagonista di un film di Claudio Amendola, La mossa del pinguino, il curling è un gioco, pardon, uno sport fatto di amore periodico. Ci ha giocato pure James Bond al servizio segreto di sua maestà, rimediando sorrisi e ammiccamenti e appuntamenti. Facile se sei in baita a Piz Gloria, se sei James Bond e sei scozzese. Nel senso che non era Sean Connery, ma serviva un bel gancio per parlare di dov’è nato il curling, dalle brughiere britanniche a Nord del Vallo Adriano, e di come al pari di molti altri sport sia sopravvissuto alla dannata pandemia.

PECHINO 2022 - La coppia italiana Constantini-Mosaner medaglia d'oro nel doppio misto di Curling

Approssimativamente, Broomstacking significa «accatastamento delle scope» poiché al terzo tempo, cioè dopo il settimo end, ci si riunisce tutti insieme davanti a un caminetto, si mischiano le scope e si fan delle belle bevute celebrative, alla salute di chi ha vinto e per l’augurio di miglior fortuna a chi ha perso. Che in fondo per il curling non servono gli addominali dei fisici bestiali, bensì una scorza di menti salde. Ecco, con il distanziamento sociale impostoci, anche il «broomstacking» è rotolato in fondo ai cuori, eppure questo curling è intriso di gentilezza e rispetto: come quando la coppia mista cinese ha rotto il ghiaccio del boicottaggio diplomatico americano, donando agli avversari statunitensi delle spilline olimpiche.

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E poi ci sono loro, Stefania Constantini e Amos Mosaner, i primi medagliati italiani del curling, che hanno vinto 11 partite su undici nel doppio misto di Pechino 2022. Che giocano insieme da poco e si dicevano improbabili alla vigilia di questa Olimpiade diventata d’oro. Lei è la pietra azzurra, è la skip. Nata a Pieve di Cadore e basata da una vita (si fa per dire a ventidue anni) a Cortina d’Ampezzo quartier generale del curling nostrano. Lui è un ragazzone trentino di quasi due metri che lavorava per un’azienda vinicola e molto prima, fin da bambino, guardava papà giocare a curling a Cembra. Parevan bocce ed è diventato un oro olimpico. Ci si divertiva già però oggi che gran figata.

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Federico Pellegrino, il primo degli umani


Il suo argento sprintato di notte in Corea fu una delle medaglie italiane più belle e senz’altro la più spettacolare di PyeongChang 2018, secondo al fotofinish e al cospetto d’un giovane Klaebo, già allora destinato alle imprese più mirabili del fondo. Quattro anni dopo il replay: primo Klaebo al quarto titolo olimpico, sulla strada bianca del sacro Daehlie. Secondo Pellegrino e tac, un altro argento, stavolta proprio inatteso dai profani. Senza successi in Coppa del Mondo da oltre un anno (in gare individuali) e per questo più bello, più commovente, più emotivo, più tutto. Pellegrino è il miglior fondista italiano e degli sprinter fondisti il migliore degli umani.

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