Non guarda più l'orologio, Mazzarri. Ma solo perché adesso ha un cronometro tra le mani. Lo usa come salvagente, o come pallina anti stress. Di sicuro, negli ultimi istanti di Cagliari-Sampdoria, l'ha girato e rigirato tra le dita, guardandolo come si fa con le cose preziose, ossia con apprensione.
Grazie a Joao Pedro, al suo Joao Pedro, ha portato a casa la prima vittoria da quando è seduto sulla panchina sul Cagliari. Anzi: per i rossoblù è proprio la prima, dopo otto partite. Un'attesa enorme, che ha cambiato già le prospettive della stagione.
Una nuova stagione per il Cagliari
Del resto, ieri Mazzarri è stato chiaro: da qui inizia una nuova stagione. Per tutto il Cagliari. E i ragazzi l'hanno ascoltato: dal primo all'ultimo minuto hanno messo in campo intraprendenza, cuore, quel carisma che fino a oggi non s'era proprio visto. Non è un caso che a trascinare siano stati due giocatori così esperti, con gol e partite tra i piedi. Il primo, Joao, già a quota 6 gol in 8 presenze. E poi Martin Caceres, appena rientrato dagli impegni con l'Uruguay.
Serviva una scossa, ma studiata. Non frutto di strappi - per quanto quelli di Keita abbiano aiutato, e non poco -, ma di ragionamento. Soprattutto nel finale, il rischio dopo il gol di Thorsby si è fatto enorme. Il Cagliari ha rischiato, patito quasi un rigore contro. Infine si è rialzato e ha piazzato il colpo del ko. A quel punto, sul 3-1, Mazzarri ha metaforicamente lanciato via il cronometro e per un attimo si è goduto il momento. E' lontano dalle sabbie mobili del fondo della classifica: conta solo questo.