Sette punti per coronare un sogno chiamato scudetto. A tre giornate dalla fine il Milan si sta giocando qualcosa di importante e probabilmente inaspettato. Compito di Stefano Pioli, già a partire dalla sfida in casa del Verona - in passato più volte "fatal" per i rossoneri, trovare il modo di non fallire sotto una pressione sempre maggiore.
La preparazione al match del Bentegodi
"Abbiamo lavorato come sempre, anche contro la Lazio e non solo le partite avevano un peso importante. La pressione è molto simile alle ultime sfide affrontate - ha commentato il tecnico rossonero in conferenza stampa -, ho visto grande attenzione e motivazione per sfidare una squadra che ci creerà grandi difficoltà. Noi dobbiamo acquisire consapevolezza per dimostrare che non siamo solo bravi, ma siamo i migliori. Solo credendoci fino alla fine possiamo fare bene".
Il problema dell'attacco
"Abbiamo un modo di giocare che ci rende una squadra equilibrata, ma vogliamo dominare la partita ed essere più pericolosi. Le gare però sono lunghe e a noi mancano sette punti per fare qualcosa di straordinario. Dobbiamo giocare da Milan, se poi vinciamo 1-0 o con qualche gol in più, l'importante è essere squadra" ha commentato Pioli che potrà contare su Ibrahimovic: "Zlatan è decisivo per noi, ci aiuta tanto".
L'obbligo di fare i tre punti
"Non vedo ansia o agitazione nei miei giocatori - ha assicurato Pioli -, ma li vedo motivati e concentrati perché in questa situazione una virgola fa la differenza. Il gruppo è cresciuto molto in questo aspetto, pensavo di doverli tranquillizzare ogni giorno e invece li vedo sereni e tranquilli".
Dipende quasi tutto dal Milan
"Dipende da noi tutto quello che possiamo controllare - ha commentato Pioli anche in risposta ad alcuni episodi arbitrali -. I nostri atteggiamenti e le nostre qualità possiamo determinarle, poi c'è chi deve fare altri tipi di scelte e le rispetteremo".