Rabbia, frustrazione, attaccamento, determinazione, volontà di stupire, amor proprio, orgoglio, sensibilità. C'è tutto questo e molto di più nelle lacrime che Cristiano Ronaldo ha versato sul prato verde dello Stadium 974 di Doha, durante l'esecuzione del suo inno nazionale prima di Portogallo-Ghana .
Il pluri Pallone d'Oro sta vivendo il momento più difficile della sua carriera , chiamato alla prova di quello che sarà (quasi) certamente l'ultimo Mondiale della sua vita di calciatore e, per la prima volta, da f reelance non vincolato ad alcun club , dopo la rottura dolorosa col Manchester United .
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CR7, lacrime e orgoglio
CR7 sembrava essersi fatto terra bruciata intorno anche in Nazionale , con allenatore e compagni di squadra che hanno dichiarato di non voler più parlare (e sentir parlare) del fuoriclasse ex Juventus. Come lo stesso Ronaldo, del resto. Ecco che, prima del fischio d'inizio del match contro il Ghana, il campione butta fuori tutte le sensazioni negative che gli appesantiscono il petto e le giornate.
Un misto di malessere emotivo e commozione per una maglia che Cristiano ha sempre amato e difeso con orgoglio. Le telecamere erano già tutte puntate su di lui , raccogliendo ogni singolo movimento di quei suoi occhi lucidi ed emozionati, cullari dalle note patriottiche del suo Paese. Con la voglia di un ragazzino che, a 37 anni suonati , ha voglia ancora di stupire il mondo e ricordare che di CR7 ce n'è uno solo, nel bene e nel male.