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Quali sono gli arbitri donna più famosi?

Redazione
Quali sono gli arbitri donna più famosi?imago images / PanormiC
Quali sono i fischietti rosa più famosi del mondo del calcio? Scopriamo l'identikit delle migliori tra quelle in attività e quelle ritirate

L'ultimo tassello è stato aggiunto il 2 dicembre 2020, quando Stéphanie Frappart è entrata nella storia diventando la prima donna ad arbitrare una partita di UEFA Champions League maschile. Nella quinta giornata della fase a gironi della competizione è stata designata per dirigere la sfida tra Juventus e Dinamo Kiev e l'ha fatto in modo esemplare.

Gli arbitri donna sono tanti, in aumento ed eccellono: proviamo a vedere chi sono i migliori fischietti rosa in circolazione.

Stephanie Frappart abbatte i muri del calcio

Frappart era già divenuta famosa quando nel 2019 aveva diretto la gara di Supercoppa UEFA a Istanbul, il 14 agosto, nel derby inglese tra Liverpool e Chelsea alla Vodafone Arena. Dal 2009 è arbitro internazionale FIFA e, nel 2014, è stata la prima donna ad arbitrare una partita di calcio maschile della Ligue 2 tra Niort e Brest

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Nel 2019 ha vinto il Globe Soccer Award come miglior arbitro dell'anno. Ma non è assolutamente l'unica donna che arbitra con regolarità nel calcio maschile.

Kateryna Monzul

Ucraina, classe '81, ha esordito in campo europeo nel match di qualificazioni al campionato mondiale di calcio femminile 2007 tra Finlandia e Polonia.

Ha arbitrato partite di UEFA Nations League e UEFA Europa League, ed era nella terna arbitrale completamente femminile del 3 dicembre tra Gent e Liberec insieme ad Oleksandra Ardasheva e Maryna Striletska.

Il 25 luglio 2013 arbitra la semifinale del Campionato europeo di calcio femminile 2013 tra Norvegia e Danimarca. Nel 2014 è il secondo miglior fischietto dietro alla Steinhaus. Nel 2015 dirige la finale del mondiale di calcio femminile tra Stati Uniti e Giappone.

Bibiana Steinhaus

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Un fischietto tostissimo. Bibiana Steinhaus è l'unica donna direttrice di gara della Bundesliga e nella vita è una agente di polizia della Bassa Sassonia.

Figlia di arbitro, ha debuttato nella stagione 2007-2008 nella seconda divisione per poi arricchire il suo CV con gare di Coppa di Germania, della seconda Bundesliga, e poi anche al massimo campionato tedesco.

Bibiana si è ritirata recentemente, il 30 settembre 2020, al termine della Supercoppa tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund, prima donna a farlo. Dopo anni in Bundesliga e si è "spostata" in sala VAR in Champions League.

Chrysoula Kourompylia

Direttamente dalla Grecia, Chrysoula è designata regolarmente per le partite UEFA maschili dal 2014/15.

Chelsea e Barcellona si affrontano in finale di UEFA Womens Champions League 2020/2021

Sian Maassey-Ellis

Assistente in Europa League e Nations League dal 2019, Sian è salita alla ribalta dopo che in Iran l'incontro di Premier League fra Tottenham e Manchester United, in cui era guardalinee, è stato censurato dalla tv per via della sua presenza. "Le donne non possono mostrare gambe e capelli in pubblico" la giustificazione inaccettabile della Tv.

Inglese, classe '85, è stata anche nominata per le partite di UEFA Women's Champions League, per alcuni match di qualificazione alla Coppa del Mondo femminile FIFA, per la Coppa del mondo femminile FIFA e per la UEFA Europa League. Massey-Ellis è professionista dal 2010 ed è stata nominata tra le migliori assistenti donna.

Fischietti di altissimo livello

Queste sono solo alcune delle più famose in ambito europeo, ma il movimento prosegue nella sua scalata. "Le designazioni vengono fatte per merito e queste donne meritano grandi elogi per il duro lavoro e la dedizione che le hanno portate a questo livello", ha dichiarato Roberto Rosetti, capodesignatore UEFA.

Dal 2013 le donne affiancano gli uomini ai corsi estivi e invernali per arbitri organizzati dalla UEFA sottoponendosi alle medesime prove atletiche e di formazione per prepararsi al meglio.

Il movimento, insomma, continua a crescere e il calcio, giorno dopo giorno, abbatte gli stereotipi: "La presenza di direttrici di gara nelle competizioni maschili non deve più sorprendere. - ha aggiunto Rosetti -. Negli ultimi anni, la UEFA ha lavorato molto per far crescere allo stesso modo gli arbitri europei di entrambi i sessi. Quello che vediamo oggi è la prova che il nostro approccio funziona".