Lo stesso numero di medaglie (40), ma un esborso superiore di 2.760.000 euro. “Colpa”, soprattutto, delle 13 pallavoliste che domenica hanno regalato all’Italia un titolo olimpico a squadre atteso da 20 anni. Il confronto Tokyo 2021-Parigi 2024, in fatto di premi Coni destinati agli azzurri da podio, si fa in fretta. Anche perché la “base”, nei tre anni, non è mutata: ogni oro è valso ancora 180.000 euro, ogni argento 90.000 e ogni bronzo 60.000 (cifre lorde). E si badi: non solo individualmente, ma anche - appunto - per i componenti di staffette e squadre. Il trionfo di Danesi e compagne, da solo, è così “costato” 2.340.000 euro...
Il Coni, dopo i Giochi giapponesi, corrispose ai propri medagliati 7.050.000 euro, distribuiti - tra prove singole e di gruppo - tra 73 atleti (18 da primo posto, 17 da secondo, 38 da terzo). Stavolta sono stati 87 (31-29-27), pari quindi a 5,58 milioni, 2,61 e 1,62 per un totale di 9.810.000. Nell’ambito, in sette hanno vinto due medaglie: la ginnasta Alice D’Amato (un oro e un argento), il nuotatore Thomas Ceccon (un oro e un bronzo), lo schermidore Filippo Macchi (due argenti), i ciclisti Simone Consonni e Filippo Ganna, l’altra ginnasta Manila Esposito e il nuotatore Gregorio Paltrinieri (un argento e un bronzo). E se di ritorno da Tokyo il più “ricco” era stato Marcell Jacobs - l’unico ad aver conquistato due titoli, per un premio complessivo di 360.000 euro - stavolta la più premiata è la D’Amato con 270.000.
Fonte: Gazzetta.it