L'assenza contro il Napoli è coincisa con la prima sconfitta stagionale del Milan. Può essere una coincidenza, vista la prestazione fornita dai rossoneri contro i ragazzi di Spalletti, ma sulla centralità di Rafael Leao nel progetto del Milan ci sono pochi dubbi.
Oggi l'attaccante portoghese è protagonista in Serie A TIM di cui è stato giudicato miglior giocatore nella stagione 2021/22 conclusa con lo scudetto con il Milan, ma non sempre è andato tutto per il meglio per Rafael Leao in Italia.
L'inizio difficile
"I primi due anni al Milan sono stati difficili - ha raccontato Leao al magazine Outpump -. Venivo dalla Francia in una realtà più piccola e dove la vita era molto diversa. Quando arrivi al Milan sai che devi essere un vincente, che molte leggende del calcio hanno indossato quella maglia conquistando tantissimi trofei. Lo senti e vivi subito".
Dopo un paio di stagioni qualcosa è cambiato: "Sono diventato un'altra persona, un altro giocatore".
DAZN
Ibrahimovic maestro di vita
Se nella storia recente del Milan il ritorno di Ibrahimovic è stato vissuto come l'inizio di un nuovo ciclo vincente con il suo carisma e personalità, la stessa cosa è confermata da Leao: "Nel periodo complicato sono stati fondamentali la mia famiglia, Pioli e Ibrahimovic".
La vicinanza dello svedese è l'arma in più di Leao: "Me lo tengo vicino tutti i giorni. Zlatan è un esempio, mi ha insegnato l'importanza dell'essere concentrato sempre, dentro e fuori dal campo. Parliamo ogni volta che possiamo, ma non da colleghi o calciatori, ma da uomini".