Anche per Ribery c’è un amore che move il sole e l’altre stelle: quello per il calcio. Una spinta passionale e motivazionale inesauribile che, a 38 anni, ha portato il francese a rimettersi in gioco con la maglia della Salernitana.
Ecco allora lo sfondo granata e lo stemma col cavalluccio marino sul petto, un inconsueto obiettivo chiamato salvezza (per chi è abituato a vincere trofei a livello mondiale) e un contratto annuale con un’opzione per il secondo: perché sì, questo amore non può davvero avere una scadenza predeterminata.
Il Palmares di Franck
Ecco il nuovo tassello di una carriera costellata di successi: Ribery, soprattutto in Germania con la maglia del Bayern Monaco, ha conquistato trofei a valanga. Dalle 9 Bundesliga, passando per la Champions League vinta da protagonista nel 2013 alle varie coppe nazionali.
Non sono però mai mancati anche i riconoscimenti ottenuti a livello individuale: tra i vari, 3 volte calciatore francese dell'anno, nel 2008 e nel 2013 nella top11 stilata dalla UEFA, UEFA best player della stagione 2012/2013, e miglior calciatore dell'anno ai Globe Soccer Awards del 2013.
Competizione | Vittorie |
UEFA Champions League (Bayern Monaco) | 1 |
Coppa Intertoto UEFA (Marsiglia) | 1 |
Supercoppa UEFA (Bayern Monaco) | 1 |
Coppa del Mondo per Club (Bayern Monaco) | 1 |
Campionato tedesco - Bundesliga (Bayern Monaco) | 9 |
Coppa di Germania (Bayern Monaco) | 6 |
Coppa di Lega tedesca (Bayern Monaco) | 1 |
Supercoppa di Germania (Bayern Monaco) | 5 |
Coppa di Turchia (Galatasaray) | 1 |
La difficile infanzia
Le cicatrici sul suo volto il tratto distintivo. Tratti che lui stesso non ha mai voluto cancellare con la chirurgia perché "questa ferita fa parte di me, mi ha forgiato e grazie a lei sono diventato l'uomo che sono oggi, migliore". Parte indelebile di un incidente in macchina che gli ha fatto rischiare la vita con i genitori adottivi. Sì, perché quelli naturali lo avevano abbandonato in convento in tenerissima età. Franck è uno che non ha mai mollato, dalla culla, lo si può dire senza retorica.
Cresciuto a Boulogne-sur-mer, ha trovato nel calcio il suo mondo e la sua salvezza. E proprio nel Boulogne ha tirato i primi calci a un pallone.
La carriera
Dal 6 giugno 2007 sotto al numero 7 della maglia del Bayern Monaco compare il nome di Ribery: una stampa destinata a restare su quella casacca per 12 stagioni.
Ma l'esordio assoluto è proprio con il Boulogne, prima del trasferimento nel 2002 all'Olympique Alès. In seguito il Metz, che lo farà esordire in Ligue1. Lì resta pochi mesi per poi volare in Turchia, al Galatasaray (sono questi i tifosi che lo soprannominano "Scarface").
L'estate 2005 è quella del ritorno in Francia, al Marsiglia: le sue prestazioni gli valgono la convocazione in Nazionale nel Mondiale del 2006, quello in cui perderà la finale contro l'Italia di Lippi. Ancora un anno all'OM per arrivare a 60 presenze e 11 gol, prima del trasferimento in Germania, che l'ha reso la leggenda che è oggi.
Nel 2019 è la Fiorentina a tesserarlo dopo che il Bayern non gli rinnova il contratto: in Viola due stagioni, tempestate da infortuni, che ne condizionano il rendimento. Finisce l'esperienza a Firenze a giugno 2021, con 50 presenze e 5 reti. Oggi ancora il numero 7, questa volta della Salernitana, per continuare a restare in Italia, un Paese a cui è profondamente legato e a cui si è affezionato molto dopo l'esperienza in viola.
Dove giocherà Ribery nella Salernitana di Castori
Ovviamente titolare fisso, il francese sarà con tutta probabilità usato come seconda punta nel 3-5-2 utilizzato da Castori. Il tecnico marchigiano potrà all'evenienza utilizzarlo come esterno sulla fascia sinistra, ruolo che ha ricoperto per gran parte della sua carriera: posizione sicuramente più dispendiosa in termini di energie e per cui, viste soprattutto le ultime stagioni tappezzate di problemi fisici, sarà necessario prestare attenzione.
Doti tecniche e tattiche che non hanno bisogno di presentazioni ma, soprattutto, "il vecchio Franck" porterà nel suo borsone tanta esperienza ed entusiasmo a un ambiente che sicuramente non è partito nel migliore dei modi in questa stagione e che dovrà affrontare momenti complessi.
Ribery nella sua carriera si è infatti sempre dimostrato "chioccia" di giovani compagni e non solo (basti pensare alla crescita dell'allora giovanissimo Alaba al Bayern): il suo carisma, la sua simpatia, il suo bagaglio di conoscenze daranno una mano all'intero spogliatoio.
I compagni di reparto
Simy è il probabile compagno di reparto nell'11 titolare. Il neo acquisto prelevato dal Crotone che l'anno scorso è stato in grado di eguagliare Eto'o e diventare il secondo africano a segnare 20 gol in una stagione del campionato italiano di Serie A TIM sembra sposarsi alla perfezione per caratteristiche fisiche con l'ex viola.
Occhio però anche a Djuric (che l'anno scorso ha contribuito alla promozione della Salernitana in Serie A TIM) e a Bonazzoli, arrivato in prestito dalla Sampdoria dopo l'esperienza al Torino.
La festa di presentazione
Per i tifosi della Salernitana questo acquisto è paragonabile a quello di Messi per i tifosi del PSG, appena sbarcato a Parigi. Una leggenda del calcio internazionale ha sposato una causa meno nobile rispetto alle proprie abitudini ed è pronta a lottare per regalare la salvezza alla neopromossa.
"Darò il massimo per raggiungere questo traguardo" ha dichiarato oggi pomeriggio, in uno stadio Arechi che ha quasi raggiunto i 10.000 tifosi. Il calore del popolo campano è pronto ad accogliere a braccia aperte il suo nuovo numero 7. Si potrebbe dire un sogno ma, a dirla tutta, verrebbe da chiedersi quale tifoso granata avesse mai pensato di vedere Ribery con indosso la maglia della propria squadra...
Con FR7 la salvezza a Salerno, da oggi, non sembra più una montagna insormontabile.