E pensare che il lavoro di giornalista sportivo glielo avevano sconsigliato... "Avevo un caro amico che era nel mondo del giornalismo e mi aveva suggerito di starne alla larga. Troppa competizione, troppo impegnativo". Anche per quello Riccardo Mancini aveva scelto di virare su una Laurea in Scienze Motorie.
"Volevo restare in quel campo, diciamo così. Poi ho proseguito con una specialistica in Management dello sport". Il giornalismo, in senso stretto, è arrivato insomma con un giro più ampio. Ecco la storia di uno dei telecronisti più apprezzati nel panorama italiano. Che, ovviamente, fa parte della grande DAZN Squad .
Mettete play su Spotify e lanciate "Don't look back in anger" degli Oasis: oggi vi presentiamo il nostro Riccardo Mancini.
Età
Riccardo Mancini è nato il 16 luglio 1987 a Roma, e ha 34 anni.
La carriera
La prima esperienza da telecronista arriva nel 2011, al termine di uno stage a SkySport 24 e di un’esperienza a Tuttomercatoweb: lì diventa giornalista pubblicista.
Ha, con questi esordi, la possibilità di misurarsi ad alto livello: nella stagione 2011/12, infatti, commenta per SkySport le partite del Gubbio in casa in serie B, mentre, durante la settimana, conduce da Roma il Giornale Radio di Radio Manà Manà.
Anche il calciomercato nel suo percorso formativo: "Dal 2012, dopo qualche sostituzione estiva, ho cominciato a occuparmi di calciomercato con una squadra di livello come quella di Sky: passavo ore e ore a caccia di notizie, davanti alle sedi dei club in attesa di qualcuno da pizzicare. E lavorare anche 20 ore al giorno - ricorda con il sorriso Riccardo - non mi pesava affatto: pioggia, vento, caldo, freddo, non importava. Era davvero elettrizzante e, sul campo, con quell'esperienza, ho imparato davvero tanto".
Con la nascita di Fox Sports però l'exploit: lì per 5 anni diventa cronista di punta del calcio straniero , in particolare inglese , parlando anche dei campionati di Spagna, Francia e Germania. Le telecronache come pane quotidiano, poi conduzioni di programmi, servizi e approfondimenti. Riccardo cresce sul campo.
"Il punto più alto sono state le varie finali delle coppe inglesi (Fa Cup, League Cup e Community Shield) che ho raccontato dal 2016 al 2018 a Wembley: un'emozione indescrivibile". Lì, al suo fianco, commentatori d'eccezione: "Fabio Capello, Dario Marcolin e Francesco Guidolin sono state delle scoperte meravigliose, persone speciali, con cui ho un rapporto meraviglioso". E proprio con Marcolin nasce un'amicizia forte: "Siamo anche vicini di casa a Roma... e non lo sapevamo!".
Ma è più in generale il rapporto con i talent a essere importante per Riccardo: "Da Tiribocchi a Schwoch, fino a Budel e Balzaretti, che mi ha anche invitato ai suoi 10 anni di matrimonio. Pensare a quando da piccolo ammiravo da casa questi campioni e poi come la vita ti faccia fare dei giri impensabili per ritrovarti al loro fianco... beh, un qualcosa di unico!".
Riccardo su DAZN
Su DAZN Mancini si occupa di Serie A TIM, delle migliori sfide del campionato di Serie BKT, e, immancabilmente, di calcio inglese e spagnolo.
Elegante, preciso, capace di emozionare . Riccardo è oggi uno dei migliori telecronisti in circolazione in Italia.
"La partita che porto nel cuore? La primissima a Wembley , Community Shield nel 2016. Leicester di Ranieri contro lo United di Ibra e Mourinho". Il momento più emozionante con DAZN finora? San Siro: "Entrare a commentare nel teatro dei sogni è qualcosa di indescrivibile".
Passioni e sport preferiti
Riccardo ha giocato fino a 24 anni nel calcio dilettantistico, arrivando fino all' Eccellenza romana , e oggi continua a dribblare avversari sui campi da calciotto. Un vero problema per gli avversari che non sanno "da che lato mandarlo": "Giocavo sulla fascia, e sono un ambidestro, cosa rara, ma ne vado fiero", ci racconta sorridendo.
Anche il padel è nelle giornate del nostro telecronista, che in coppia con Dario Marcolin spesso e volentieri si destreggia nel rettangolo di plexiglass: "Con lui è nata un'amicizia unica. Sul lavoro ci capiamo con uno sguardo, siamo una coppia perfetta, alla Holly e Tom per capirci! Ma è un rapporto che va oltre le telecronache, un amico su cui posso contare".
Più in generale pratica tanti sport: dal nuoto alla corsa, fino ad arrivare a un po' di sana palestra.
Vita privata
Fissato con la musica British , innamorato degli Oasis ( "Li ascolto per caricarmi prima delle partite" ), nelle sue playlist non mancano mai artisti Indie come Calcutta, Pinguini tattici nucleari, Ex Otago e Gazzelle.
Da Roma a Milano, per coltivare il suo sogno: "Qui in Lombardia ho scoperto una città in continua evoluzione e a misura d’uomo, realmente europea. Roma è la città più bella del mondo ma Milano poco per volta mi è entrata nel cuore. E se si vuole sognare in grande non esiste luogo capace di darti così tante opportunità".
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