Immagino una gioia. Ritrovo il calcio, che ho amato e vissuto in campo e che oggi m’accoglie “dietro le quinte” con la stessa passione.
Game. Changed. Cambiano le regole e vedo tutto da una nuova prospettiva, rintracciando i miei ex-compagni di squadra con l’esperienza degli anni, costruendo pensieri di gioco con chi mi ha allenato.
NON VEDO L'ORA!
Si vive d’inizi e vorrei che il prossimo fosse già domani. L’esordio in Serie A TIM, il debutto in Nazionale, la fascia da capitano: la carriera di un calciatore è scandita di prime volte. È vero quel che si diceva di me, che sono lucido e freddo, concentrato sulla mia azione.
Così non mi sono mai tradito. Per questo non vedo l’ora di ricominciare. Specialmente oggi che una splendida attualità come il trionfo dell’Italia agli Europei ci fa sperare in un campionato di rinascita azzurra: per il nostro sport e il nostro pubblico. Ecco, torneremo a raccontare il calcio vero, quello coi tifosi sugli spalti.
PER DIVERTIRMI E DIVERTIRE
Quando giocavo, ho vissuto qualche domenica a porte chiuse, ma fu per ragioni tragiche che ricordo solo con profonda amarezza. Ora che invece in molti, per spirito d’adattamento, si sono abituati al vuoto, ecco che il nuovo contatto con lo stadio sarà un tema fondante del prossimo campionato.
Come il tema delle panchine pesanti e di José Mourinho, che viene da squadre allestite per vincere subito e avrà il compito di farlo presto anche a Roma, gestendo col suo carisma mediatico una piazza vibrante. Dagli indizi, m’aspetto anche un grande Napoli con Spalletti in panchina e una rosa fortissima. E sarà il Torino a spingersi molto avanti, perché Juric è un tecnico che trasforma le squadre.
Quanto a me, darò un contributo diverso ma pur sempre da calciatore: per divertirmi e divertire, con il fascino discreto di un’altra prima volta.