Una prova di forza incredibile. E una prova di debolezza altrettanto fuori dai canoni di normalità. Salernitana-Inter ha tante storie all'interno, ne ha soprattutto una in superficie: è finita 5-0 per i nerazzurri, tanto bravi nella rimonta alla vetta, tanto solidi nel conservare quest'aurea di imbattibilità che al giro di boa - o quasi - parla di 43 punti fatti in 18 partite.
L'Inter non si ferma, insomma. E va a quattro punti dal Milan, domenica impegnato nello scontro diretto con il Napoli. Può essere già determinante. E può decretare inoltre la prima mini fuga degli azzurri.
Una partita particolare
Il clima non è certo quello delle grandi occasioni. Prima della sfida dell'Arechi ci sono stati alcuni scontri all'esterno dello stadio, coinvolti tifosi e forze dell'ordine, con un poliziotto rimasto ferito. La tensione si è percepita dall'inizio alla fine, complice la situazione delicata della società granata sulla quale la curva ha voluto insistere. Con uno striscione, i tifosi della Salernitana hanno chiesto al presidente FIGC Gravina di mantenere la promessa, escludendo il club dal campionato.
Per Inzaghi, una passeggiata, ma non una scampagnata: c'erano tutti i titolari, tranne Skriniar e Lautaro. L'Inter ha chiuso i conti già nel primo tempo, dilagando nella ripresa contro un avversario affaticato, inerme, difficilmente ricomponibile dai cocci di una stagione mentalmente e fisicamente molto probante.
In ogni caso, il messaggio dei nerazzurri al campionato è rimasto: l'Inter gioca bene, vince, si diverte e neanche subisce. Ha la seconda miglior difesa - 15 gol subiti - ma ha per distacco il miglior attacco. 48 reti segnate sono una roba incredibile, addirittura Dumfries, con il secondo gol, ha portato la squadra a quota 100 in tutto il 2021. Inzaghi si gode un giocattolino niente male: ma non si parli di eredità, con lui è tutt'altra Inter. Se non consideriamo il risultato, ovvio.