Ha scivolato, ha corso, ha smorzato, ha colpito. Ha dominato, pure per parecchi tratti. Rafa Nadal si è confermato il re della terra rossa, si è confermato ancora una volta un giocatore la cui storia sa sorprendere ogni giorno e ogni game.
Lo spagnolo ha battuto il numero uno al mondo, Novak Djokovic, al quarto set con il punteggio di 2-6, 6-4, 2-6, 6-7.
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Una partita per la storia
Già al primo set era chiaro l'intento di Rafa: tenere il ritmo alto, mandando fuori fase l'avversario. Djoko è partito contratto: si è sciolto col tempo, ma non è mai stato al livello dello spagnolo, che tra scelte e intensità è stato un gradino superiore al proprio avversario, che fino ai quarti non aveva mai perso un set.
Ecco, ne perde tre, e li perde nei quattro giocati. Il miglior Nole si è visto nel finale, quando Nadal ha avuto 5 match point e Djokovic ha fatto lasciare completamente i colpi, senza nulla da perdere. Forse il segreto era tutto lì. Forse il segreto è stato tutto nella testa.
Un tifo spudorato
Nel trionfo del centrale, Nadal ha alzato i pugni al cielo e tirato via una pallina con tutta la forza. L'ultimo colpo vale il prezzo di tutta l'attesa: un rovescio meraviglioso, prendendo di controtempo l'avversario, come spesso ha fatto in questa gara.
Rafa ha raggiunto la trentasettesima semifinale in uno Slam, battendo per l'ottava volta il numero uno al mondo. Non c'è altra discussione: sulla terra rossa resta un giocatore formidabile, a tratti davvero imbattibile. Il passo verso la finale ha ora il volto di Zverev.
Le parole
"Sono molto emozionato - ha raccontato Nadal a fine gara -, è qualcosa d'incredibile giocare su questo campo. Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie".
Rafa ha parlato poi del supporto del pubblico: "Mi avete sostenuto in maniera eccezionale, sapete tutti quanto conta sentire questo torneo, giocare qui. E' il torneo più importante della mia carriera. Condividere questo match con voi è stato speciale".
Le sensazioni restano buone: "E' stata una partita durissima, Djokovic è tra i più forti di tutti i tempi. Ogni volta è una sfida assurda. Oggi è stata un'altra battaglia intensa, l'unico modo per batterlo è giocare al meglio dal primo all'ultimo punto. E così è stata, una notte magica in un livello inaspettato".