Quando ha servito per il match, nel suo ultimo sforzo prima di una semifinale che chiude finalmente un cerchio, Martina Trevisan sorrideva. L'aveva già fatto agli ottavi, destando la curiosità di tutti. E aveva spiegato: "Quando il momento si fa duro, mi ricordo di farlo. Mi porta tante energie". Le dà serenità.
Non è a trecentosessanta gradi, è una smorfia di profonda naturalezza. E' il volto della serenità, e l'accompagna da ormai due settimane. Perfette. Da dieci, come le vittorie consecutve. Da dieci, come il volto al suo Roland Garros, ora che per la prima volta è entrata nel lotto delle semifinali.
A concederle un grandioso appuntamento con la storia, il quarto vinto contro la canadese Fernandez: 6-2, 6-7, 6-3. Tre riprese in cui è successo di tutto, in cui c'è stata la padronanza e la difficoltà, in cui Martina ha vissuto spesso sulle montagne russe, tra colpi pazzeschi e down impronosticabili.
Il match con Fernandez
Il primo set è stato un dominio assoluto: colpi, ritmo, intelligenza, gestione dei momenti. Trevisan è sembrata in totale controllo dal primo all'ultimo game, concedendo una palla break a Fernandez. Il resto l'ha fatto la qualità sul primo servizio (79%) e pareccha testa. In particolare nei momenti decisivi, quando Martina ha iniziato sempre più a forzare. A sbagliare, certo. Ma anche a raccogliere i rischi seminati, uno dopo l'altro.
Ha inciso tutto. E l'ha fatto soprattutto il problema al piede della canadese, che ha retto. Ha provato a farlo in qualsiasi modo, stringendo i denti e arrivando a rete. Attaccando con forza e astuzia. E quando Trevisan è passata al 5-4 nel secondo set, ha tenuto botta fino alla fine, prolungando l'incontro e concedendo il secondo - e decisivo - match point all'avversaria soltanto 45 minuti dopo il primo. Incredibile.
Nove anni dopo Sara Errani, l'Italia torna ad avere una semifinalista al Roland Garros: affronterà una tra Gauff e Stephens.
Le parole
"Sul primo match point ero nervosissima, tesa. A un punto dalle semifinale - ha raccontato dopo la vittoria -, ho però accettato l'emozione, era normale. Era la prima vovlta per me e quindi non potevo far altro che accettare la situazione".
E' il momento migliore della carriera per Trevisan: "La vittoria nell'ultimo torneo è stata molto importante, una settimana incredibile, un'emozione cruciale. Sono arrivata a Parigi con tanta energia. Ero stanca, ma ho voluto scaricare tutte le emozioni sul campo. La tradizione italiana? Di grande ispirazione. Sono super felice che siano qui, a giocare il doppio misto".