Una battaglia. Che Zverev ha preso e ripreso, senza mai perdere il contatto con la realtà, con ciò che serviva in quel momento. Il tedesco ha battuto Carlos Alcaraz ai quarti di finale. Il punteggio è stato di 6-4, 6-4, 4-6, 7-6: fotografa la tensione, ma non può reggere l'emozione di alcuni colpi senza senso eppure cristallizzati dai rispettivi talenti.
Zverev ha saputo sfruttare al massimo il primo servizio, ma la gara è stata sostanzialmente in equilibrio, con numeri molto simili tra i due. La differenza l'ha fatta il sangue freddo nei momenti cruciali: Alcaraz qui può solo migliorare, con l'esperienza. E da questa gara si porta una certezza: è assolutamente tra i migliori al mondo e il futuro è suo, probabilmente da dominatore assoluto.
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Lo spettro quinto set
Dopo aver superato di forza i primi due set, la reazione di Alcaraz ha provato a raccontare una nuova partita, un destino diverso. Nella terza ripresa, lo spagnolo ha alternato colpi morbidi a sassate di linea, provando a sfiancare l'avversario. Ecco, sulla tenuta non c'è stata partita: Carlos corre e rincorre, salva e conserva.
Ma è Sascha a prendersi il meglio, consapevole che se il match fosse arrivato al quinto set avrebbe avuto probabilmente un finale diverso. Il pensiero di Alcaraz adesso? Avesse limato qualche colpo, pure semplice, probabilmente avrebbe avuto un'occasione da sfruttare fino in fondo.
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Le parole di Zverev
Una partita speciale, per un giocatore speciale: "Sapevo che avrei dovuto giocare il mio miglior tennis dall'inizio, sono contento di avercela fatta. Gli ho detto che vincerà questo torneo, spero di vincerlo io prima che non dia più chance a nessuno".
Un'incoronazione per Alcaraz, che ha reso la partita velocissima: "Non erano le condizioni migliori per me, la palla era molto più veloce e non ho subito break. Sono contento di non essere andato al quinto, ma per ora non riesco a parlare, sono solo felice di essere nel torneo".