Un nuovo Rinascimento. E Mourinho, anche se non è esattamente il più sorridente di tutti, di sicuro è il più soddisfatto. Non se l'aspettava l'1-4 finale al Gewiss Stadium. Si aspettava però una prestazione di sostanza, bella, vibrante dei suoi ragazzi. Alla fine, quasi sotto l'albero si ritrova una corsa Champions apertissima. E aperta proprio dalla sua Roma.
I gol di Abraham, la prestazione di un Zaniolo ritrovato, la tenacia nel momento più duro: non solo i giallorossi hanno vinto da grande squadra - meritando, anche se non dominando 90 minuti -, ma hanno risposto alle complicazioni naturali di una partita tostissima con tenacia e coraggio. Con tanta consapevolezza nei propri mezzi. Era la missione di Mou a inizio anno: dare solidità a una piazza che viaggia a scosse, senza avere mai un movimento continuo.
E alla fine arriva Tammy
Dodici gol in questa stagione, tra campionato e Conference League. E per una volta non si contano neanche pali, traverse, sfortuna. L'uomo in più è stato Tammy Abraham, voluto per il futuro e per dare già una traccia in questo presente. Alla fine è arrivata proprio la sua zampata ed è stata decisiva. All'inizio e alla fine, una chiusura di un cerchio che disegna anche nuovi scenari per i giallorossi.
"Che vittoria! Non so cos'altro dire, tante persone parlavano di missione impossibile. Credo sia la migliore vittoria della stagione, ne avevamo bisogno", le parole di Abraham a fine partita. Che ha chiuso con l'abbraccio con Mourinho: "Diceva tutto il gesto, non ci siamo neanche parlati".