Chi vincerà condannerà in un certo senso la rivale. Chi vincerà potrà, forse, ricominciare a lottare per quel sogno chiamato Champions League.
Il 9 gennaio Juventus e Roma si affrontano all'Olimpico per capire chi potrà sognare di trasformare il quinto posto in qualcosa di più importante.
Il rapporto delicato tra Mourinho e Allegri
Le navi sono capitanate da due che, da più di un decennio, non se le sono mai mandate a dire.
E pensare che di stagioni all'interno dello stesso campionato ce ne sono state solo due: quella del 2008/09 e quella successiva. Si parlava di Special One e di Triplete, ai tempi, mentre Allegri si presentava a tutta Italia con un Cagliari spettacolare.
La panchina d'oro
Nella prima delle due stagioni ricordate la Panchina d'Oro fu assegnata ad Allegri. Mou commentò stizzito: "Io sono felice di aver vinto il premio assegnato dai giocatori all'Oscar del calcio...".
Allegri rispose a tono: "Forse da allenatore dell'Inter deve commentare tutto, ma per farmi innervosire deve fare tante altre battute...". Fino alla frecciatina del 2011: "Ogni tanto è patetico e diventa banale, ma dietro la sua arroganza nasconde insicurezze".
Balzare in avanti
Stuzzicate dei tecnici escluse, le due squadre hanno bisogno come mai di mettere il boost e avvicinarsi al quartetto di testa. Quintetto, in realtà, visto che la Fiorentina continua a impressionare e a macinare punti.
Appaiate al sesto posto, Roma e Juve hanno 28 punti in classifica. Ma continuano a guardare chi precede. Perché l'obiettivo, dichiarato e non, resta "almeno" la qualificazione per la Coppa più ambita.
Il match di andata
Il 17 ottobre finì 1-0 per la Juve, Una delle più "cortomusiane" vittorie della nuova stagione di Allegri, che a fine partita ammise di aver ottenuto più punti di quanti ne avrebbe meritati la sua Juve.
15 tiri a 6, 53% contro 47% di possesso palla, più corner, meno falli commessi: la Roma, ai punti, sarebbe decisamente dovuta uscire dallo Stadium con qualcosa in più.
Un 2022 al pieno delle forze
A gennaio si ripartirà. Con pedine recuperate. Pezzi importanti mancati a entrambi per troppo tempo (basti pensare a Pellegrini e Chiesa).
Posta in gioco altissima: in 90 minuti ci si rilancia e si affossa una diretta concorrente...