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Roma, le parole di Mourinho a DAZN dopo l'Udinese

Redazione
Roma, le parole di Mourinho a DAZN dopo l'UdineseDAZN
Così il tecnico giallorosso dopo il pareggio di Udine per la sua Roma

José Mourinho, allenatore della Roma, parla così dopo il match con l'Udinese.

Roma in guardia

"Sul gol di Pellegrini? Ho pensato ci fossero 2 o 3 minuti in più, da giocare. La partita non è stata diversa da quella che mi aspettavo. Sapevo dopo due minuti di non aver sbagliato la mia analisi. Penso davvero che siamo entrati nel gioco con i cambi. Con energia. Sicuramente con energia. Ho visto da parte di qualche giocatore una difficoltà grande nell'entrare nel ritmo della partita. Ho parlato anche con Foti, la prima volta nelle competizioni europee, e mi commentava che non è facile per chi non ha mai fatto questo capire la difficoltà contro una squadra che prepara ogni settimana una partita. Se facciamo gol prima, abbiamo più tempo per giocare; eravamo nel nostro momento, ma è arrivato solo alla fine. Otto di fila però senza sconfitta, 4 vittorie e 4 pareggi. Se avessimo risparmiato qualche pareggio... qui a Udine, col Sassuolo. Alla fine non è una sconfitta". 

Cos'è successo nel finale?

"Un po' di tutto. Basta guardare il linguaggio del corpo di qualche giocatore e capisci subito. Capivo subito che non c'era l'intensità, la forza mentale. Dopo l'Udinese, che gioca fisicamente, ha provato a giocare pochissimi. E con il gioco effettivo può essere che per mezzanotte eravamo ancora qui. Loro sono forti su queste situazioni". 

Mancava ritmo

"Anche alla palla. Non ho i dati, ma credo che abbiamo avuto più possesso palla. Senza aggressione. Eravamo al massimo delle possibilità contro una squadra in difficoltà. Non possiamo scegliere di giocare le partite, non possiamo preferirle. Ora giovedì è importante, domenica è importante. Ma dobbiamo avere la forza mentale. Noi sappiamo che non è facile giocare il giovedì e poi la domenica, tra l'altro fuori casa. Abbiamo perso a Verona, Venezia, oggi il pari. Dobbiamo fare meglio, avere uno spirito diverso. Anch'io sono stanco, ma la sento dopo la partita. Qualcuno l'ha sentito anche prima della partita. L'atteggiamento non mi è piaciuto". 

Su Zaniolo

"L'ho visto molto bene. Dal punto di vista emozionale. Gli ho detto che l'Udinese, come giocava, fa sempre ammonire. E' molto difficile e dopo l'esperienza di Zaniolo con Di Bello, due gialli contro l'Inter due volte, mi faceva un po' di paura. Per questo non è stato libero, ha giocato condizionato. E ha fatto bene, stando lì 90 minuti". 

Il cambio modulo a inizio ripresa

"Mi ha convinto, però mi è mancato davanti. Avevo bisogno di più creazione bassa, avevo di un terzo attaccante per non lasciare superiorità ai tre difensori dell'Udinese. Ho sentito la mancanza di Pellegrini e questa connessione. Poi Jordan e Perez hanno aiutato, lì Pellegrini è stato più offensivo e abbiamo rischiato tutto. Perdere 1 o 2-0 non fa differenza. Pareggiare ci dà un punto e 8 partite senza sconfitta. Magari sarebbe meglio avere qualche vittoria in più, ma abbiamo 4 e 4 e non è male".