È stata un’altra mattinata shock presso il quartier generale della Sampdoria: davanti alla sede di Corte Lambruschini, è stato infatti ritrovato un pacco contenente una testa di maiale mozzata accompagnato da un biglietto con minacce incresciose verso l’ex presidente Ferrero e il dirigente Romei. Il messaggio in questione è solo il culmine di una serie di intimidazioni susseguitesi nel corso degli scorsi giorni. Il pacco incriminato è stato aperto dagli artificieri con l’assistenza della Digos.
La risposta della società blucerchiata non si è fatta attendere: il club ha diramato un comunicato ufficiale poche ore dopo il ritrovamento del pacco.
Minacce in sede, il comunicato della Sampdoria
"L’U.C. Sampdoria esprime profondi sdegno e indignazione di fronte all’ennesimo grave atto intimidatorio avvenuto nella mattinata odierna presso la sede sociale di piazza Borgo Pila.
La società sottolinea che qualsiasi tipo di attacco a un membro del Consiglio di Amministrazione rappresenta un attacco a tutti i suoi componenti, al loro operato e alla serietà e all’abnegazione con la quale hanno approcciato questo importante incarico.
Fin dalla sua nomina il CdA ha operato in coesione, unità di intenti e indipendenza con l’unico scopo di assicurare la prosecuzione dell’attività aziendale e sportiva della Sampdoria in attesa della transizione a una nuova proprietà.
Proprio in tale direzione risultano fondamentali la professionalità e la preparazione del vicepresidente Antonio Romei, con il quale il CdA auspica di poter continuare a condividere questa delicata fase della vita del club".