Un'estate complicata, tra scossoni sul mercato e sul campo. Davide Frattesi ha svelato dei retroscena a proposito dei suoi ultimi mesi sulle pagine della Gazzetta dello Sport. Nell'intervista, il centrocampista del Sassuolo e della Nazionale ha parlato del mancato trasferimento alla Roma - che tanto lo aveva corteggiato questa estate salvo poi virare sul profilo di Georginio Wijnaldum - e del traumatico avvio di stagione in neroverde : "Vedevo la brutta copia di me stesso. Avevamo appena perso con il Modena in Coppa Italia, ero stato inguardabile. Mi sono fatto un esame di coscienza, mi stavo esponendo a tante brutte figure e mi dispiaceva anche per società, allenatore e compagni. Ripensavo a nonno Carmine che da piccolo faceva le pagelle a ogni mia partita e mi veniva il magone. Io mi porto dentro dei valori importanti ed era arrivato il momento di tirarli fuori".
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Tra Sassuolo, Roma e... Napoli. Frattesi si racconta
"In ritiro era andato il mio fratello scarso, anzi scarsissimo", svela Frattesi a proposito dell'inizio difficile in Coppa Italia. " C’era stato il forte interessamento della Roma e quando la trattativa non si concretizzò io mollai. Per la prima volta nella mia vita non riuscivo a reagire. Volevo farlo, ma non ero connesso. Un paio di volte il mister mi cacciò dall’allenamento. Giustamente: tanto era come se non fossi in campo".
ROMA
"Quando nel 2017 mi cedette, ci rimasi male. In estate intravedevo la possibilità di tornare a casa: i romani sono molto legati alla propria città. Era come vincere una sfida personale, dimostrare che si erano sbagliati. Poi, per fortuna, è scattato qualcosa e ho imparato che si deve sempre andare al 100%. È un consiglio che mi sento di dare ai ragazzi: bisogna dare il massimo ogni giorno rispettando se stessi e il club. Io poi vorrei avere tutto e subito. Ma adesso credo che sia stato meglio restare al Sassuolo".
NAPOLI E RASPADORI
"Jack è troppo bravo, farei fatica a picchiarlo perché è una persona splendida. Speriamo non sia necessario".
DIONISI
"Senza di lui non sarei qui e magari nemmeno in Serie A. Ci ha creduto più di me. E in estate mi disse che quest’anno a centrocampo avremmo giocato a tre perché mi considera una delle mezzali più forti".
PIU' GOL DI SCAMACCA
"Vorrei prendere in giro Gianluca, io ho segnato di più in campionato ma se contiamo le coppe è avanti lui. Spero di vederlo presto. Comunque fare gol mi piace. La rete al Verona nasce prima dalla testa che dal piede: so che Traoré è destro e quindi di sinistro quella palla la gioca probabilmente bassa e secca e così mi sono buttato sul primo palo. L’inserimento è la mia specialità".
GUARDERAI IL MONDIALE IN TV?
"No, mi verrebbe pure la tristezza. L’obiettivo, piuttosto, è quello di giocare il prossimo . È uno degli stimoli che uso il giorno in cui magari non ho troppa voglia di allenarmi. A centrocampo ci sono tanti giocatori giovani e di qualità: da qui l’Italia può ripartire".