Ormai non fa neanche più notizia, eppure tutte le volte il rumore della sua discesa è più forte, più pulito, ancor più in grado di riconciliarci con questo sport particolare e meraviglioso. Sofia Goggia completa una settimana perfetta con un'altra vittoria, la terza in tre giorni. A Lake Louise Sofia vince anche il Super G, lasciando alle sue spalle la svizzera Lara Gut, a distanza di 11 centesimi, e l'austriaca Mirjam Puchner, staccata di 44 centesimi.
A febbraio sarà portabandiera delle Olimpiadi invernali di Pechino, in queste settimane sta legittimando quella scelta su cui nessuno ha avuto da obiettare.
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Un posto nella storia
Una scia, ed è il caso di dirlo, che l'avvicina a un posto nella storia dello sci azzurro. Più di Goggia hanno vinto Isolde Kostner (15 volte) e poi Brignone e Compagnoni, a quota sedici.
E pensare che a Copper, in allenamento, faceva anche fatica. "Ma quando c'è da tirare le curve in questa maniera sono brava", aveva raccontato in un'intervista a La Repubblica. La sfida dei più grandi: resistere alle pressioni.
Poi l'altra sfida, quella al supergigante, per sublimare un momento incredibile. "Ho già dimostrato in passato di avere vinto due discese consecutive e poi essermi perduta in supergigante come a Val d’isère, St. Anton e Crans Montana. Diciamo che è la mia nuova sfida", aveva detto. Superata, ovviamente, perché per una come lei non esistono di certo limiti.