Tutto aperto. E tutto acceso. Il campionato più bello degli ultimi anni, che al giro di boa sembra ancor più incerto rispetto ai nastri di partenza. Tutto merito del Sassuolo, sì, che subisce e poi rimonta il Napoli, permettendo al Milan - nel frattempo in gestione totale in casa del Genoa - di tornare ad avvicinarsi alle zone alte.
Non c'è un valore assoluto: una citazione di... Massimiliano Allegri. Che guarderà da parecchio lontano le litiganti contendersi lo scettro di favorita, che però ci ha visto lungo ancora una volta. Il Napoli sembrava in fase di decollo, anche a Reggio Emilia.
Poi è subentrata la paura? O semplicemente senza infortuni ha faticato di più, com'era normale che fosse? In ogni caso, il sorriso più largo ce l'ha Simone Inzaghi. Da sette punti a sole due lunghezze. Ora è una corsa a tre. O forse a quattro.
Tra classifica e calendario
Napoli a 36, Milan a 35, Inter a 34, Atalanta a 31. La griglia di ripartenza indica esattamente quanto conti sfruttare certe scie, e quanto davvero ogni pronostico sia pronto a essere smentito. C'è però una spaccatura tra le prime 4 e le altre.
La Roma non è più l'anello di congiunzione tra le due parti del lato sinistro della classifica. Ne ha approfittato il Bologna, aggrappata proprio al treno europeo, in attesa della Lazio, che con una vittoria avrebbe gli stessi punti di Juve, Fiorentina e appunto Bologna. E solo 1 punto in meno rispetto alla Roma.
Quanto conta, ora, la prossima giornata? Niente male, davvero. Il favore del pronostico vede il Milan in lizza per un posto in solitaria e da capolista. I rossoneri hanno l'obiettivo meno probante di tutti: a San Siro, con la Salernitana.
L'Inter va all'Olimpico per affrontare la Roma affranta di Mou, il Napoli si ritrova l'Atalanta per una partita potenzialmente da scudetto. Buon divertimento: non c'è altro da dire.