Troppa Inter per questa Roma. Anzi: troppa Inter e in pochissimi minuti, per questa Roma. E' stato un "primo tempo abbagliante", e le parole di Pierluigi Pardo in telecronaca hanno la netta sensazione di essere definitive: si è giocato in trenta minuti, dove i nerazzurri hanno surclassato in ogni fase, in ogni azione, in ogni colpo la squadra di Mourinho.
Affranto, comunque in piedi. Di poche parole, perché la botta è forte. E arriva in un momento già parecchio complicato.
L'Inter ha sfruttato al massimo l'occasione ricevuta: appena la Roma ha concesso il fianco, la squadra di Inzaghi ha attaccato, colpito, chiuso i conti. E poi ha gestito. Da grandissima squadra. Sempre più convinta dei propri mezzi e di ciò che diventa necessario fare per restare in altissimo e approfittare dei prossimi passi falsi di chi è avanti.
Singoli e gruppo: strapotere Inter
Uno strapotere di mezz'ora e tutto il resto è arrivato praticamente da sé, quasi senza sforzo, di sicuro con attenzione e ambizione, di cui l'Inter si ciba in particolare in queste partite. L'uomo in più è sicuramente Calhanoglu, autore della prima rete.
Ma come non menzionare Brozovic, praticamente ovunque? E Bastoni? Il cross per Dumfries, che chiude i conti con un tuffo disperato e perfetto, è la ciliegina offensiva su una prestazione difensivamente maiuscola.
Insomma, l'Inter si gode tutto. I suoi giocatori, la vittoria, la classifica e la vetta a un passo, ancora a un punto dal Milan in attesa di capire e vedere il Napoli. Ma tutto scorre liscio, dopo le prime titubanze. E la candidatura è fortissima per il rettilineo finale: lì vincerà chi ha più benzina e motore. Inzaghi ha imparato a dosare le marce, in attesa di quell'istante.