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Supertele, Rummenigge: "L'Inter è l'unica squadra che può insidiare il Napoli"

Cristiano Corbo
Supertele, Rummenigge: "L'Inter è l'unica squadra che può insidiare il Napoli"DAZN

Karl-Heinz Rummenigge parla a Supertele su Inter, calcio italiano e i problemi della Juventus.

Supertele: le parole di Rummenigge

Su Luca Toni

"E' stato un giocatore molto bravo, il trasferimento è stato azzeccato. A noi il numero 9 fisicamente forte, come Luca, ha sempre fatto bene. Ricordo la prima stagione, ha fatto tantissimi, tantissimi gol. Ha fatto una grande coppia con Franck Ribery... Ferrara? Certo che me lo ricordo, è stato duro. Ciro è stato un grande difensore, difficile da affrontare. Veloce, furbo, quel pizzico che serviva per avere grande qualità. Le partite con il Napoli erano difficili ma anche interessanti. Erano nord contro sud. Il più grande italiano in Germania? Sì, si può dire. Ha vinto campionato e coppa, ha fatto bene anche in Coppa Uefa. Ricordo in Spagna: partita nettamente persa, poi due gol in poco e abbiamo passato il turno". 

Il Napoli di oggi

"E' una squadra molto forte, hanno fatto un mercato molto buono. A me piace anche mister Spalletti, sta facendo un grande lavoro. Si vede la mano del mister. Poi hanno distrutto la Juventus in maniera incredibile. Il calcio italiano è molto cambiato rispetto ai nostri tempi, ora meno catenaccio e più moderno, anche spettacolare. Sulla via buona, per me, il calcio italiano. Squadra da Champions? Il problema è che la vera Champions inizia adesso, nel gruppo hanno giocato alla grande, come altre squadre. Il Bayern ha vinto 6 partite su 6. La vera Champions inizia adesso, le partite complicate e difficili. Ma il Napoli in queste condizioni, com'è stata finora, può andare fino in fondo. Bisogna però avere più fortuna nel sorteggio. Favorito con l'Eintracht? No, non è sbagliato dirlo. L'Eintracht sta giocando bene nelle ultime due stagioni, non ha vinto per caso l'Europa League. E' un avversario da rispettare, ma credo che il Napoli parta favorita". 

Il Napoli festeggia dopo la vittoria con la JuveGetty

Sull'Inter attuale

"La rimonta è possibile? L'unica squadra che può diventare pericolosa con il Napoli, che sta guidando il campionato con 9 punti di vantaggio, anche se mancano 20 partite. Se il Napoli va così, è complicato per tutti, ma credo che l'Inter possa essere la squadra più pericolosa. Che succede a Lukaku? Nella prima fase, prima del Chelsea, è andato alla grande e ha fatto tanti gol. Quest'anno non è mai stato in forma come nella prima fase. L'importante è che torni al 100% e poi ritornerà importante per l'Inter, l'attacco nerazzurro è molto buono. In Champions? Se non sottovalutano il Porto, possono andare avanti. Il calcio portoghese è da rispettare. Ma l'Inter ha eliminato il Barcellona nel girone, è già un successo essere agli ottavi. Oggi giocherei sempre nell'Inter, è nel mio cuore. Tempi indimenticabili. Quando sono arrivato a Milano è stato subito amicizia tra club e tifosi, non solo per me ma anche per tutta la mia famiglia".

Il Derby per Rummenigge

"Il Derby è il Derby, la partita più importante dopo quella con la Juve. Ora parliamo della Supercoppa, che è sempre un extra. Se puoi vincere, vinci; se la perdi, non è un dramma". 

I problemi della Juventus

"La Juventus ha dominato il calcio italiano per tanti anni, ha vinto 9 volte di fila lo scudetto. Vuol dire tutto. Calcisticamente è stata sempre una grande società, già ai miei tempi, fino ad oggi. Credo che la Juventus abbia sbagliato completamente a far parte della Superlega. Facendo com'era organizzata, danneggiava il calcio europeo in modo gravissimo. Credo che il calcio debba essere rispettato come calcio. Ogni tanto pensiamo troppo al business. Io mi sono rifiutato di far parte, amo troppo il calcio e sapevo sin dall'inizio che questa mossa sarebbe stata contro il calcio". 

Da dirigente in Italia

"C'erano contatti a un certo punto, ma stavo molto bene in Germania e ho trovato un mondo idilliaco con il Bayern. Tutto sommato, gestire una società calcistica in Germania è più un mio modo di farlo. In Italia culturalmente è diverso, ho fatto bene a farlo in Germania rispetto all'Italia. Era un club del nord Italia, di più non dico"