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Australian Open (M)

Berrettini fra Medvedev e Zverev nell'Australian Open del distacco minimo

Berrettini fra Medvedev e Zverev nell'Australian Open del distacco minimoDAZN
Senza Djokovic, Medvedev e Zverev sono i potenziali nomi della vigilia d'Australian Open, mentre Rafael Nadal torna a Melbourne fermando il tempo delle nuove generazioni di Matteo Berrettini e Jannik Sinner. La sfida è possibile, mentre Seppi fa 66 Slam consecutivi per tornare a parlare (quasi) solo di tennis.

E così, dopo 13 giorni di caso mediatico, geopolitico, diplomatico, sportivamente pandemico, Novak Djokovic non difenderà il suo titolo all'Australian Open. E pensare che con o senza Djokovic il distacco tra Djokovic e gli "altri due" srabbe stato comunque minimo.

Il distacco minimo di Zverev e Medvedev

Lo dicono gli ultimi mesi di tennis giocato in cui Daniil Medvedev ha battuto Djokovic in finale allo US Open,  vincendo il suo primo slam con un tennis straordinariamente anticonformista e ugualmente funzionale. Negando a Djokovic un Grande Slam che ieri era un’impresa irragionevole e oggi è diventata impossibile.

L’hanno mostrato i Giochi Olimpici di Tokyo e le ATP Finals di Torino che ad Alexander Zverev mancano dei “dettagli” per poter battere Djokovic anche al livello successivo, nell’altra dimensione, ai tre su cinque di uno Slam. E se quel sergentino insolente di Medvedev, sbucato da un romanzo russo, è diventato grande facendo la guerra fredda a New York, Zverev ha finalmente scelto cosa fare da grande.

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Il rumore dei nemici, il ritorno di Nadal

Manca Rafael Nadal e pare profano metterlo al quarto capoverso dei favoriti, preceduto nel ranking anche da Stefanos Tsitsipas e Andrey Rublev (occhio ai netti progressi dell”altro russo”), sulla bilance dei quattro mesi senza tennis e del pronti via primo torneo dell’anno già vinto a Melbourne 250.

Dell’Australian Open vinto ma nel 2009 e del campione sì senza tempo, ma contro il nuovo tempo d'una nuova generazione.

L'anno del Berrettini bis

Qui vicinissimo si pone Matteo Berrettini alla vigilia di uno Slam che segue l'anno dei successi strepitosi: la vittoria al Queens, la finale di Wimbledon, i quarti del Roland Garros e dello US Open (fra le righe e tra parentesi, una certa incazzatura per aver mancato Olimpiadi e ATP Finals).

Capiremo se un anno così non potrà replicarsi o se Matteo può e vuole vincere uno Slam, senza ragioni di superficie. Invero lo sappiamo già, ma fingiamo di non capire.

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L'anno del Sinner clic

Jannik Sinner ha fatto clic a Torino, entrando armato nel torneo dei Maestri. È stato quel clic emozionale che gli ha permesso per la prima volta, con le sue precocissime e straordinarie doti, di gettare anche il cuore oltre la rete. Bene, all’Australian Open inizia per lui un anno d’investiture e consacrazioni dopo 6 tornei vinti da ragazzo prodigio e la prima finale Masters 1000.

Seppi 66 e tutta l'Italia che c'è

Diamo molto tempo e certi margini di crescita a Lorenzo Musetti, che a diciannove anni parteciperà al suo primo Australian Open dopo averlo vinto da Juniores nel diciannove. Non vediamo l’ora di misurare il servizio di Lorenzo Sonego, il dritto di Gianluca Mager, il rovescio di Marco Cecchinato, la resistenza di Stefano Travaglia.

Non vedevamo l’ora di ricontare gli Slam consecutivi di Andreas Seppi: 66 dal 2024, superando Federer in questa squisita classifica all-time che recita Verdasco 67 e Feliciano Lopez 78. Gente irriducibile.

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L’Australian Open è un’esclusiva italiana di Eurosport, i cui canali sono disponibili su DAZN. In diretta da lunedì 17 gennaio, su Eurosport 1 i match di cartello dell’order of play, su Eurosport 2 le partite degli italiani a Melbourne Park.