La triste resa di Nadal
Rafa Nadal ha perso l’Australian Open da detentore, eliminato al secondo turno da un incredulo e dimesso Mackenzie McDonald perché di fatto, a estrometterlo, non è stata la buona lena del tennista statunitense, ma un infortunio all’anca che l’ha condizionato a fondo da metà del secondo set, eppure rifiutando fino all'ultimo quindici l'idea di ritirarsi da campione in carica. Così, incassato il colpo, la nostra speranza era di non legger dappertutto gli inutili epitaffi di Rafa... E tutto sommato poteva andarci peggio. Perché Rafa è l’uomo caduto sulla terra che ancora una voltà tornerà, e quasi tutti hanno ormai imparato la lezione. Perché pure Kyrgios, diventato saggio, ha detto che gli infortuni fanno parte dello sport e della vita… E Nadal oggi è un campione distrutto, «ma domani è già un altro giorno».
Lucrezia Stefanini, la doppia bimane
Non aveva mai giocato un match negli Slam e il primo l’ha vinto in rimonta, un giorno dopo, contro la tedesca Tatjana Maria: 3-6 7-5 6-4 per la “doppia bimane” (o Bartoli nostrana) che, passata dalle qualificazioni, oggi incassa 103mila euro. Soldi, e punti ranking, che potrebbero svoltarle la giovane carriera. Tennista toscana classe 1998, Stefanini è raggiante a Melbourne e torna già in campo domani contro Varvara Gracheva e buone chance di ripetere il primo notevole exploit.
Sinner è l’unico italiano al terzo turno
Da una parte Jannik Sinner prosegue il suo percorso netto a Melbourne e dopo aver lasciato 6 game a Edmund al debutto, vince 6-3 6-2 6-2 contro l’argentino Tomas Martin Etcheverry apparso un po’ spaesato sul veloce australe: affronterà l’ostico, ma molto incostante Marton Fucsovics.
Dall’altra Lorenzo Sonego perde l’ennesima intensissima battaglia al quinto della sua carriera da maratoneta. Lo pferma Hubert Hurcacz con la decima testa di serie del torneo e lo scudo del servizio, non molti ace (8), ma altissime percentuali di punti al quinto set sia con la prima (80%) che con la seconda di servizio (70%). Insomma, dei 12 italiani partenti, dopo tre giorni di torneo ce ne restano solo tre.
Fra stelle e meteore, Gauff batte Raducanu
Era un match di cartello fra le giovani stelle del tennis mondiale e l'ha vinto la diciottenne Cori Gauff contro la campionessa (un po' smarrita) dello US Open di due anni fa: 6-3 7-6 (4) per l'americana, che impone il gap sulla diagonale del rovescio e chiude al tie-break un incontro sostanzialmente dominato (da iniziale 1-3), nonostante le statistiche premino la Raducanu nei vincenti (17/13) e perfino sui punti vinti con la prima di servizio (69/66%).
La differenza è che se Gauff sbaglia solo alla ricerca sistematica del vincente, Raducanu alterna invece fasi in tilt a game disperati a tutto braccio. Da quando ha vinto quell'incredibile US Open nel 2021, Emma Raducanu ha cambiato 5 allenatori - l'ultimo a ottobre da Tursunov a Jezz Green, ex-preparatore atletico di Murray e Zverev - per un totale di appena 4 match vinti in cinque partecipazioni Slam.
Tsitsipas e Medvedev corrono senza Nadal
Belli di notte su Margaret Court e Rod Laver Arena, Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas volano contro i tennisti di casa John Millman, trentatreenne australiano che fu bestia nera dell'ultimo Federer (7-5 6-2 6-2) e Rinky Hijikata, wild card ventunenne di buona lena ma bassa cilindrata (6-3 6-0 6-2). Il percorso è fin qui nettissimo per il finalista uscente e il greco reduce da due semifinali all'Australian Open. Medvedev affronterà al terzo turno il talentuoso figlio d'arte Sebastian Korda mentre Tsitsipas, rigenerato nel gioco da Philippoussis e sempre più a suo agio sulle volée, avrà Tallon Griekspoor che ha battuto nel derby olandese il big-server Botic van de Zandschulp con un 6-4 periodico.
L’Australian Open è in diretta su DAZN attraverso i canali di Eurosport-Warner Bros. Discovery. Su Eurosport 1 in diretta ogni giorno dall’1:00 e in sessione serale alle 9:00 i migliori match in programma, mentre Eurosport 2 ha una regia dedicata alle partite degli italiani. Con Barbara Schett e Laura Robson inviate a Melbourne Park e le analisi di Mats Wilander e Tim Henman in compagnia di Alizé Lim nello studio Cube di Londra, a loro s’affiancheranno John McEnroe, Alex Corretja, Justine Henin, Boris Becker e dall’Italia Roberta Vinci per la solita ed esclusiva copertura editoriale di altissimo livello a cura di Warner Bros. Discovery.