Aveva un piano in testa e l'ha finalmente eseguito, sempre più aggressiva iin rimonta sulla campionessa di Wimbledon Elena Rybakina, più leggera in campo con il solito braccio armato. Ha servito 17 ace in finale contro la miglior battitrice del torneo, 47 in tutto, uno in più del 46 doppi falli che l'anno scorso, qui a Melbourne, fecero di Sabalenka un'incompiuta, delusa e nevrotica.
E invece Aryna Sabalenka trionfa per la prima volta in uno Slam, battendo in finale la campionessa di Wimbledon con un lottatissimo 4-6 6-3 6-4. Sabalenka rimonta Elena Rybakina e scaccia gli spettri emotivi che avevano fin qui condizionato la carriera, nel Grand Slam, di una splendida colpitrice. La migliore di oggi, la migliore del circuito.
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E pensare che Aryna Sabalenka debutta in finale Slam tirando due servizi fuori, risata nervosa. In un primo set senza scambi notabili, fatto di 10 ace ugualmente ripartiti e di cui 7 nei primi 3 game, è il dato dei doppi falli a spiegare perché il 6-4, in contrappeso fra gli ottimi rovesci di Rybakina e i migliori sventagli di Sabalenka, è per la campionessa di Wimbledon.
Rybakina che giova subito di due palle break consecutive in avvio di secondo set, ma è qui che s’innesca la potenza di fuoco di Aryna Sabalenka in aggressione sistematica fin dalla risposta, profonda e angolata. E se Rybakina sfodera due stupendi punti in avanzamento (palla corta e demivolée), è Sabalenka a vincere invece gli scambi più lottati da fondo, da 3-1 a 6-3 con l’ultimo ace che deflagra centrale sulla riga per portare un’intensissima finale al più giusto degli epiloghi, ai brividi del terzo set.
In un quinto e molto conteso game ai vantaggi, Rybakina picchia forte in uscita dal servizio esterno per il vincente bimane. È lei a dover servire quattro prime vincenti su altrettante chance di break, ma la quinta è quella buona per Sabalenka, che spinge due rovesci sulla riga e chiude il game più importante del match con lo smash a rimbalzo. Il game del break che protetto con passione fino in fondo - malgrado qualche sbracciata rigida e un doppio fallo psicodrammatico sul primo dei quattro match point - consegna ad Aryna Sabalenka il primo e tanto sospirato titolo Slam.
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