Sinner, che peccato: Tsitsipas vince al 5°
Il livello è altissimo e la differenza tra Sinner e Tsitsipas ormai infinitesimale: vince il greco al quinto perché (nel quinto) ha servito e risposto meglio, per il resto Jannik ha disputato 4 ore di tennis vivo ed “energetico”, di gioco integrale fra cambi lungolinea, palle corte e stop-volley. Fa male ma Sinner è lì: allo US Open ha perso al quinto per dei dettagli contro Alcaraz, a Melbourne sfiora un’altra rimonta da due set a zero con Tsitsipas. Minuzie e finezze mancanti in linea evolutiva, su un percorso di formazione che a ventun anni, anche se ci sembra di dirlo da chissà quanto, vede la luce di un futuro da campione.
Jiri Lehecka è una rivelazione
Tsitsipas avrà intanto un altro ventunenne ai quarti di finale ma, ironia della sorte e molto diversamente da Sinner, il ceco Jiri Lehecka è una rivelazione assoluta non solo dell’Australian Open, ma proprio del circuito ATP, non avendo mai vinto un match negli Slam prima di atterrare a Melbourne. Un insospettabile o quasi: da numero 71 del ranking mondiale e finalista delle Next Gen milanesi, Lehecka ha sconfitto Coric, Eubanks, Norrie e oggi il numero 6 Auger-Aliassime 4-6 6-3 7-6 7-6 per un totale di tre teste di serie: non sarà mai arrendevole contro Tsitsipas.
Una rimonta sulla Korda
Di un altro giovanissimo abbiam già detto, Sebastian Korda figlio d’arte di Petr campione dell’Australian Open nel 1998 e due anni prima in doppio con Edberg, finalista del Roland Garros, degno avversario di Sampras. Papà era cecoslovacco, Seb e sua sorella Nelly (campionessa olimpica di golf) nati in Florida e statunitensi. Classe 2000, dopo aver eliminato Medvedev giocando una partita perfetta, di dominio sulla diagonale del rovescio e spinta in avanzamento sulle righe, Korda ha bissato stanotte di rimonta contro un maratoneta come Hubert Hurcacz: 6-3 3-6 2-6 6-1 7-6. Volti del tennis di domani.
Melbourne trema: fuori Swiatek e Gauff
Due eliminazioni autorevoli scuotono il tabellone femminile: quella di Cori Gauff per mano di una ritrovata e ormai imprevista Jelena Ostapenko che dalla semifinale di Wimbledon nel 2018, vinto l’anno prima un insospettabile Roland Garros, non aveva più centrato un ottavo negli Slam e oggi si ritrova ai quarti travolgendo di vincenti la quotatissima Gauff, limitata nel rovescio da palle sempre più lente e lavorate, e riesumando un servizio da 80% dei punti vinti con la prima. Ed è anche più fragorosa la caduta della numero 1 Iga Swiatek travolta da una Rybakina in versione Wimbledon, ovvero colpitrice formidabile, sempre sulle righe, e fatale al servizio con l’80% dei punti di prima (appena 57% per Swiatek), 6 ace e doppio 6-4 in un’ora e mezza di tennis severo ma giusto.
Sette anni dopo, la fiera Azarenka
Victoria Azarenka è una doppia campionessa dell'Australian Open che torna ai quarti di finale del suo "Slam" sette anni dopo: 4-6 6-1 6-4 al termine di una battaglia feroce (e bruttina) a cui Vika pone fine con un bellissimo passante finale, oltre le due di notte. Un'altra rimonta di Vika al terzo e dopo Madison Keys a subirla è stata la cinese Zhu Lin, che oggi spreca forse la chance della vita, a ventott'anni mai a questi livelli Slam. Certo che il secondo set è stato lungo e più complesso di quanto non dica il punteggio, 6-1 Azarenka, e che nel terzo le statistiche, con le palle notturne così lente, sono diventate impetose per entrambe: 7 break nei primi 9 game, 1 punto vinto su 11 seconde di servizio Azarenka; 17 errori non forzati e solo 3 palle break realizzate su 7 per Zhu Lin. Un ultimo parziale degli errori che premia infine la giocatrice più forte, più esperta, più ardente. Non potrebbe bastarle contro Jessica Pegula.
L’Australian Open è in diretta su DAZN attraverso i canali di Eurosport-Warner Bros. Discovery. Su Eurosport 1 in diretta ogni giorno dall’1:00 e in sessione serale alle 9:00 i migliori match in programma, mentre Eurosport 2 ha una regia dedicata alle partite degli italiani. Con Barbara Schett e Laura Robson inviate a Melbourne Park e le analisi di Mats Wilander e Tim Henman in compagnia di Alizé Lim nello studio Cube di Londra, a loro s’affiancheranno John McEnroe, Alex Corretja, Justine Henin, Boris Becker e dall’Italia Roberta Vinci per la solita ed esclusiva copertura editoriale di altissimo livello a cura di Warner Bros. Discovery.