Error code: %{errorCode}

Altro

DAZN intervista Pennetta-Schiavone, un doppio leggenda al Roland Garros

DAZN intervista Pennetta-Schiavone, un doppio leggenda al Roland GarrosDAZN
Ma che ci fanno Flavia Pennetta e Francesca Schiavone in partenza per Parigi? Stanno tornando a giocare a tennis: disputeranno il Doppio delle Leggende al Roland Garros e ce l’hanno detto in un’intervista doppia. Saranno dalla stessa parte della rete, anche se a parole non si direbbe...

«Hanno invitato me, ovviamente! Anche perché Flavia a Parigi non avrà mai vinto una partita».

La prima battuta la serve Francesca Schiavone, campionessa del Roland Garros nel 2010, prima tennista italiana a trionfare negli Slam.

«Ma che dici… Non ti ricordi contro Venus Williams sul centrale (terzo turno 2008, ndr). Fu un match molto combattuto, punto su punto fino al tramonto».

Risponde fiera Flavia Pennetta, che il suo capolavoro l’ha fatto dall’altre parte del mondo, allo US Open nel 2015.

«Sì, ma hai vinto?»

Francesca Schiavone è fatta così, sfrontata, irriverente, come quando giocava a tennis e non mollava mai, stupenda e feroce. E si mangiava la terra in senso lato, ma pure alla lettera.

Roland Garros 2010, Francesca SchiavoneGetty

«Quando ho vinto il Roland Garros, allenandomi il giorno prima della finale con la Stosur, toccavo la palla in stato di grazia: dritto, rovescio, volée…  E stavo carezzando il mio sogno già dal secondo set della semifinale».

«E come no, la Dementieva era “mezza morta”! Quasi sveniva in campo dal male che aveva dappertutto…».

Così Pennetta risponde alle battute spesse della Schiavone. Back ficcanti e carichi d’effetto… Ma siam certi che a Parigi ci vadano per giocare insieme?

«Sì, hanno invitato me - riprende Schiavone, che del Roland Garros è stata anche finalista nel 2011 contro Li Na - e io ho invitato Flavia perché chi, se non lei, può farmi attualmente da partner nelle nostre condizioni? Lei con tre figli, io con le mie lotte… “Messe male” insomma… Però devo dire che lei è più allenata di me».

«E tu farai la differenza col talento - ma allora è proprio vero che disputeranno il Legends' Doubles - e sono molto felice di poter giocare con Francesca per divertirci insieme, a prescindere dal risultato, e staccare un po’ la spina dalle nostre routine grazie al nostro amato tennis. Sarà una bella reunion».

View post on Instagram
 

Tutto molto romantico ma mica vero, conoscendole, che non conterà il risultato contro alcune delle loro antiche avversarie. Per esempio faranno coppia le argentine Gabriela Sabatini e Gisela Dulko e tornerà in campo Martina Hingis: ex compagne di doppio di Pennetta, con Gisela vinse l’Australian Open 2011, con Martina perse la finale dello US Open 2014.

«Ecco, Hingis però speriamo di non incontrarla», aggiunge Flavia. «Macché! Siamo noi le più forti del circuito!», ribatte Schiavone. Come volevasi dimostrare.

Australian Open 2011, Flavia Pennetta e Gisela DulkoGetty

Roland Garros: italiani e favoriti

Ma venendo all’attualità e allo stato del nostro tennis femminile alla vigilia del Roland Garros, tra i ricordi recenti di Martina Trevisan ai quarti di finale di Parigi, il nuovo status di Camila Giorgi e quello di Lucia Bronzetti entrata in top-100, anzi attuale numero 79 del ranking WTA:

«I miei occhi pretendono molto, abituati ai livelli alti della nostra generazione - ammette Schiavone, che con Pennetta, Sara Errani e Roberta Vinci ha vinto 4 Fed Cup - e specialmente su terra riesco a capire la logica di gioco di Jasmine Paolini, ma faccio più fatica a decifrare le altre».

Pennetta preferisce invece sbilanciarsi sui pronostici maschili: «Djokovic e Nadal sono i grandi favoriti ed è così da molto tempo a Parigi. Avrei detto Rafa, ma Roma ha rovesciato tutto rilanciando Nole e frenando Nadal. Poi ci sono quelli che io chiamo “giovani affermati” e che - nonostante qualche limite di gestione della partita tre su cinque, normale alla loro età, specie quando giocano male - e il migliore di loro è Carlos Alcaraz».

View post on Instagram
 

«E io aggiungo Jannik Sinner, che s’è messo in discussione per crescere e bisogna avere tanto coraggio, a vent’anni, per “fare delle scelte” - dice Schiavone - mentre Lorenzo Musetti ha grandi potenzialità, almeno da top-ten, con un margine di crescita molto stimolante e una mentalità vincente, di cui t’accorgi più vedendolo giocare dal vivo».

Saranno invece assenti al Roland Garros due quarantenni che hanno scritto la storia moderna del tennis, Serena Williams e Roger Federer: «Ma torneranno! - Schiavone ne è certa - e saranno guardati con gli stessi occhi. Perché c’è sempre un margine di splendore per campioni come loro».

Wimbledon 2012, i campioni Roger Federer e Serena WilliamsGetty

Tennis a momenti e futuro incerto

Oggi Pennetta è mamma a tempo pieno di Federico, Farah e Flaminia. Schiavone ha invece aperto una bottega-ristorante sui Navigli milanesi, con le racchette di legno appese ai muri, che si chiama Sifà-Bistrot: «Stupendo! - recensisce Flavia e conferma chi scrive - M’è piaciuto molto vedere Francesca in un’altra veste e anche in quella di ristoratrice è bravissima!».

Ma c’è altro tennis anche nel futuro di due campionesse come loro?

«Tre figli piccoli assorbono tutto il tuo tempo - avverte Pennetta - ma non escludo più o meno prossimamente, quando i ragazzi saranno più autonomi, di partecipare a “qualche situazione sportiva”: magari lavorare con adolescenti dai sedici anni, perché coi più piccoli mi ci vedrei meno. Aprire un’accademia che possa insegnare del tennis in linea evolutiva e comune, grazie a strumenti e risorse condivise».

Francesca Schiavone e Flavia Pennetta in Fed Cup 2009Getty

«Lo sport è dove mi batte il cuore. Sarebbe bello costruire un team per trasmettere la nostra esperienza - ammette Schiavone - e glie lo dico spesso: “Facciamo qualcosa insieme?” Ma lei mi risponde sempre d’aspettare. Occhio Flavia, perché se trovo un’altra partner, sei fregata».

Eppure faranno coppia anche al Doppio delle Leggende di Wimbledon, che fa già cronaca per l’esclusione dal torneo dei tennisti russi e bielorussi: «Non sono d’accordo - critica Pennetta, condividendo la posizione presa dal marito Fabio Fognini - non è una scelta giusta, solo politica e per niente sportiva. Personalmente, avrei dato una chance a questi giocatori in cambio di una presa di posizione contro la guerra o della donazione del prize-money a un’organizzazione benefica».

Due lottatrici sempre. Sul campo, a parole, nella vita.

US Open 2015, Flavia PennettaGetty