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Australian Open (M)

No Kyrgios, Siuuuu Medvedev: il Day 4 dell'Australian Open

No Kyrgios, Siuuuu Medvedev: il Day 4 dell'Australian OpenDAZN
Jannik Sinner è il quarto e ultimo italiano al 3° turno dell'Australian Open dopo Matteo Berrettini, domani imperdibile contro Alcaraz, Lorenzo Sonego e Camila Giorgi. Daniil Medvedev "non ha abboccato" a Kyrgios gmandando tutti a casa, ma no mica in lockdown. Andy Murray s'è fermato, come Forrest Gump, ma c'è aria di doppio misto. Upset del giorno: fuori Muguruza, Kontaveit ed Emma Raducanu.

Upside Down (Under) al femminile

Vi abbiamo fatto a peperini con ‘sta storia dell’Upset Alert? Però sì, ecco, come dire… C’avevamo ragione. Siamo appena al quarto giorno di torneo e in un amen sono uscite Anett Kontaveit, Garbine Muguruza (finalista e campionessa delle WTA Finals) ed Emma Raducanu. Ma per non criticare la reginetta dello US Open, ripenso a quale (non) fosse il peso delle mie responsabilità a diciott’anni, provando solo a immaginare il carico di uno Slam a quell’età. E poi avrà molto tempo per costruirsi una carriera di donna (già) vincente.

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è già tempo di Clara Tauson

Non citare la Wozniacki. Non citare la Wozniacki. Non citare la Wozniacki… Clara Tauson è la nuova Wozniacki! Danese come lei, precoce lei, peculiare come lei, ha vinto gli assoluti danesi a tredici anni (meglio di lei), è stata la migliore ITF e vinto l’Australian Open Junior. A diciannove anni Clara Tauson fa la prima vittima illustre, la numero 7 Anett Kontaveit, centrando per la prima volta il terzo turno di uno Slam. Nel 2021 ha vinto i suoi primi titoli WTA a Lione, Chicago (battendo la coetanea Raducanu) e in Lussemburgo. Ecco, quelli della Wozniacki erano già altri tempi: lei che a vent’anni è stata primatista mondiale, ma ha poi dovuto attenderne 8 per vincere, qui a Melbourne, il suo primo e unico Slam. Erano i tempi delle Williams e di Sharapova.

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Osaka-Murray, per favore doppio misto

Aria di doppio misto? Beh, ci abbiam pensato praticamente subito leggendo lo scambio di messaggi fra Andy Murray che guarda Naomi Osaka e Naomi Osaka che ammira Andy Murray: «C’è qualcuno che colpisce una palla più pulita di Naomi da fondo campo?». «E forse c’è un guerriero col cuore in mano più audace di Andy Murray?». Certo che no, è solo che oggi un essere umano al posto di Murray - fatta una maratona di 5 ore martedì, con le protesi alle anche - non si sarebbe manco alzato dal letto, invece lui è sceso in campo per altre quasi 3 ore contro Taro Daniel. Essere stato il miglior difensore della sua impareggiabile generazione di tennis - alzando i muri contro Nadal, Federer e Djokovic per vincere tutto il possibile in carriera - non gli è bastato per un altro miracolo, però che cuore immenso.

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Fratelli d’Australia: W Sinner, 4 italiani al 3° turno

A proposito di Taro Daniel, il giapponese che alle qualificazioni ha fatto fuori solo italiani - Andrea Arnaboldi, Gian Marco Moroni, Salvatore Caruso: c’è sete di vendetta e ora si becchi Jannik Sinner, che a Melbourne non ha ancora perso un set e tastando la MCA con Steve Johnson (6-2 6-4 6-3), veleggia al terzo turno verso Matteo Berrettini (imperdibile domani all’alba contro Alcaraz), Lorenzo Sonego e Camila Giorgi. Avanti tutta.

Medvedev il guastatore

Allora, fra Nick Kyrgios e Daniil Medvedev è stato un bello spettacolo. Forse c’erano migliori aspettative, però se Kyrgios poteva star lì a far del cinema anche fino a domani, essendo queste le sue uniche ore di notorietà planetaria, Medvedev non è che abbia tutto ‘sto tempo da perdere, essendosi vaccinato controvoglia per venire a Melbourne a vincere un altro Slam. Molti lo considerano il più antipatico rimasto nel torneo dopo la cacciata di Djokovic, di certo sa recitare benissimo il ruolo d’antagonista guastafeste, che si tratti d’un Grande Slam o una festa nazionale australiana. Pure fisicamente, con quel suo modo scomposto e straordinariamente efficace di giocare, Daniil emana un’energia fredda che proprio ti fa passar la voglia di ballare. Quindi Kyrgios ce l’ha messa proprio tutta, tennisticamente e oltre, solo che l'ultimo Siuuuu è un epitaffio su telecamera (che carognata)... Firmato Medvedev. 

 

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