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Serie A Enilive

Tommaso Augello ospite di DAZN Talks

Redazione
Le parole del laterale della Sampdoria a DAZN, in diretta su Twitch: "Se ci salviamo? Regaliamo una maglia..."

Tommaso Augello è il nuovo ospite di DAZN Talks, con Federico Sala e Barbara Cirillo

Che settimana è?

"Settimana decisiva, bella e importante. E' un derby e va vissuto al meglio. Dobbiamo stare più tranquilli possibili, la partita si sentirà già da sé. Proviamo a isolarci, arrivando carichi a sabato".

Il percorso all'Università

"Indirizzo? Scienze Sociali per la Globalizzazione. La media? Sai che non lo so? Prendo 23-24... Come mai la facoltà? Non ho scelto l'università per un lavoro futuro, vivevo ancora a casa a Milano, dovevo sceglierne una senza l'obbligo di frequenza, avevo gli allenamenti. Riuscivo a dare 4-5 esami all'anno, mi interessavano gli argomenti e le materie. Poi a La Spezia ho fatto più fatica, ho dato 3 esami. Me ne mancano 5. L'obiettivo da raggiungere in 3-4 anni...". 

"Più difficile partita o esame? Esame! Faccio un esame all'anno, le partite ce ne sono 40 all'anno...". 

Il percorso nel calcio

"La gavetta? E' stato un percorso lungo, bellissimo. E' stato qualcosa di raro, ne vado fiero. Non pensavo di arrivare a questi livelli".

"Più facile in A? No, è particolare. I primi mesi sono di adattamento, quando prendi il ritmo, se vali la categoria, riesci a starci e torna tutto normale. I primi tempi è un po' diverso. Far emergere le qualità? Sì, ma anche gli avversari sbagliano meno. C'è più qualità, nella tua squadra e nell'avversario". 

"Se ho sempre saputo di essere da Serie A? Ho pensato che già dalla D fosse qualcosa di speciale, prendere qualche soldo era un sogno. Nei pro in Serie C, il mio obiettivo era stare lì tutta la vita. Ho apprezzato quello che avevo, oltre all'ambizione. Ambivo a salire una volta confermata la categoria"

I compagni più simpatici

"Quagliarella fa ridere, è molto riservato, ma quando ci si mette è molto simpatico. Uno molto di compagnia è Ravaglia, molto simpatico anche lui. Latin lover? Sono quasi tutti sposati o fidanzati. Chi piace? Non lo so, durissima". 

"Candreva è il più strano? Io avrei risposto Thorsby, il più particolare, anche rispetto ad Antonio. Quando vaga per la palestra, mi sembra un po' nel suo mondo. Ha abitudini diverse, ma nei loro paesi sono diversi. Il fatto di uscire in mutande, andare a piedi nudi... Magari non ti saluta, ma non perché non vuole, ma perché non se ne accorge, ha la testa altrove!".

Tifoso rossonero

"Sono tifoso del Milan, io sono di Cimiano. Giocare a calcetto? Certo, vengo a piedi...". 

"Andrei a vedere una partita in Gradinata Sud, certo. Se mi è mai capitato? Da tifoso sono andato a vedere le partite in curva. Cambia la partita? Sì, la guarda più da tifoso, piuttosto che stare attento ai movimenti. Mi godo lo spettacolo"

In Liguria

"La Liguria? La mia seconda casa. Non ho avuto alternative però quando mi hanno preso: lo Spezia era l'unica di B interessata, poi era pure vicino al mare... stesso alla Samp, non ho avuto dubbi o alternative, ed è pazzesco. A metà strada".

"Cosa devi provare? Il pesce. Ma il mio piatto preferito è la carbonara"

Il più forte affrontato

"Chiesa. Perché è più veloce, calcia bene, ha aggressività, cattiveria. Sì, Federico Chiesa...".

Augello e il Fantacalcio

"Fantacalcio? Sì, lo faccio! Ma Chiesa e me stesso no, non li ho presi. I miei amici spendono troppo per me, io sono obiettivo e poi basta. Il massimo? Spendono 12-13, troppo. L'ho sempre fatto, non ci sto dietro tantissimo, sono ultimo in classifica. In Italia è andato oltre il limite, anche se è divertente. Ogni tanto si esagera".

Claudio Ranieri

"Ringrazio Pasquale Marino, mi ha fatto fare una stagione da titolare e mi ha aperto le porte della Serie A. E poi Claudio Ranieri: un allenatore fuori categoria". 

Il gol all'Inter

"Non capisci che è successo davvero, lo capisci guardando il pubblico esultare. Bellissimo, bellissimo. Qualcosa di incredibile, sotto la nostra curva. Gol del pareggio: è finita pure 2-2, è stato anche utile. L'ho sognato da bambino, è stata pure una bella azione. Resterà per sempre dentro"

"Il gol alla Lazio? Bellissima, nel 2019. C'era ancora Ranieri. Il gol più bello all'Inter, anche a La Spezia ho fatto qualcuno di bello, ma con l'Inter è stato il più bello". 

Scaramanzie?

"No, assolutamente no. Ma qualche piccola abitudine... niente di particolare, magari metto prima la sinistra che la destra, parastinco lo stesso. Sono dettagli. Posso cambiare. Ma sono abitudinario"

Nei giorni liberi

"A scalare montagne eravamo in ritiro con la Sampdoria, col Papa eravamo in trasferta a Roma e siamo stati fortunati. Il Gran Premio? Ero andato. Ho casa lì vicino, mi piaceva vedere quella gara lì. Formula 1? La guardo, ma non sono appassionato. Ceccaroni lo conosco da Spezia, abbiamo un rapporto importante e andiamo spesso in vacanza insieme. Segretario di Aramu? Faceva un po' da chioccia"

La promessa a DAZN

"Ci regali una maglia? Va benissimo, promesso!"