“Comunque andrà, nostra madre ha già vinto”. I fratelli Kelce, Jason e Travis, stemperano così la tensione di un incrocio unico nella storia della NFL. Per la prima volta, due fratelli giocheranno uno contro l’altro in un Super Bowl.
L’occasione, dunque, è la più solenne di tutte: a Glendale, in Arizona, il “Kelce Bowl” infiamma ulteriormente la sfida tra Philadelphia Eagles e Kansas City Chiefs.
Chi sono Jason e Travis Kelce
Jason, il fratello maggiore, ha 35 anni e gioca nel ruolo di centro – nel cuore della linea offensiva – per i Philadelphia Eagles. Il “fratellino” Travis – sempre se così si possa chiamare, visto la stazza di 1,96 metri per 113 chili – di anni ne ha 33, e gioca come tight end per i Kansas City Chiefs.
Jason, per professione, blocca dei mostri molto più grossi di lui nelle trincee tra attacco e difesa; Travis invece, è addetto a ricevere i passaggi del predestinato Patrick Mahomes. Nient’affatto una brutta prospettiva di vita per i due, che già hanno vinto un anello a testa: Jason nel 2018, e Travis nel 2020 . Ma ora di anello ne è rimasto solo uno, e il legame di sangue deve piegarsi, brutalmente, al termometro della competizione.
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Nati assieme ma separati dal Draft: la storia dei fratelli Kelce
Cresciuti assieme a Cleveland, in Ohio , i fratelli Kelce hanno sviluppato sin da piccoli un istinto competitivo senza pari; dal baseball, all’hockey, al basket, per poi arrivare al football: Jason e Travis si sono sfidati sempre in qualsiasi occasione, fino ad arrivare alle mani. Ma questo percorso di sfide li ha portati a maturare e perfezionarsi assieme, l'uno sotto gli occhi dell'latro, sul campo dei Cincinnati Bearcats: entrati al college dalla porta secondaria, senza alcun riguardo da parte degli osservatori, i due si sono rivelati indispensabili per la propria squadra adattandosi a ruoli inediti. Jason infatti, aveva cominciato la sua carriera come running back, per poi passare a linebacker e solo in un secondo momento all’uomo di linea. Stesso discorso per Travis, che sognava di diventare quarterback ma ha dovuto adeguarsi al ruolo di tight end.
Il risultato? Entrambi, molto probabilmente verranno iscritti all’Hall of Fame della NFL. Entrambi selezionati al draft da Andy Reid, ma in due squadre diverse (Jason venne scelto nel 2011, quando Reid sedeva sulla panchina degli Eagles, mentre Travis arrivò solo nel 2013, quando Reid allenava già i Chiefs), i due fratelloni sono pronti alla resa dei conti finale.
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Sfide tra fratelli e sorelle: quando la competizone supera il legame di sangue
Bando ai sentimentalismi dunque, è ora di elencare le rivalità più significative tra fratelli e sorelle nella storia di tutti gli sport. Ve ne viene in mente qualcuna? Vi rinfreschiamo la memoria.
Calcio: dai fratelli Baresi all’epopea Sentimenti
Il derby dei Baresi
Come dimenticare quelle vecchie foto che raffiguravano Beppe e Franco Baresi mentre si scambiavano gagliardetti all’ombra della Madonnina?
Giuseppe , nato nel 1958, ha vinto due Scudetti, due Coppe Italia e una Coppa UEFA con la maglia dell’Inter.
Franco, nato due anni dopo, ha vinto tutto quello che c’era da vincere con la maglia dei cugini rossoneri: 6 Scudetti, 3 Champions League, 4 Supercoppe italiane e 3 Supercoppe UEFA col Diavolo. E pensare che a 15 anni, fu scartato proprio dai nerazzurri in un provino. Franchino ricorda così la rivalità col fratello in occasione della stracittadina: "Cercavamo di lasciarla fuori dalla porta. C’era, invece, la preoccupazione che nessuno dei due si infortunasse. E quando ci si incontrava in campo era emozione pura. Alla vigilia ci scherzavamo sopra e si scommetteva pure: chi vinceva, pagava. Anche per rincuorare l’altro”.
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L'epopea Sentimenti
Scavando verso gli anni ’40 invece, possiamo ritrovare un caso più unico che raro. I fratelli Sentimenti che giocavano a calcio erano ben nove , ma solo cinque di loro divennero professionisti (Ennio, Arnaldo, Vittorio, Lucidio e Primo), e per giunta, solo tre di loro ebbero la fortuna di giocare nella stessa squadra. La stampa, pigra nel distinguerli, semplificò tutto applicando a ognuno di essi un numero di serie. Il famoso Trio Sentimenti, che militò nella Lazio, era composto dunque da Sentimenti III, IV e V, ovvero Vittorio, Lucidio e Primo. Gli incroci col resto dei fratelli nella massima serie, erano inevitabili e assai frequenti.
Stessa famiglia, ma nazionale diversa: Kevin-Prince e Jerome Boateng
Uno scelse il Ghana, l’altro la Germania. Kevin-Prince e Jerome Boateng arrivano dallo stesso padre ma da madri diverse. L’incrocio tra i due ai Mondiali in Sudafrica, nel 2010, fece la storia: per la prima volta, due fratelli si scontravano per due Nazionali diverse in un Mondiale. Alla fine la Germania di Jerome si aggiudicò il match per 1-0, prenotando gli ottavi. Gioì tuttavia anche Kevin-Prince, siccome anche il Ghana avanzò nonostante la sconfitta. Per assistere a un incrocio tra fratelli in Nazionali diverse, dovremo aspettare gli Europei del 2016, quando Granit Xhaka (Svizzera) e Taulant Xhaka (Albania) si sfidarono nella fase a gironi.
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I fratelli Pogba
Anche Paul e Florentin Pogba , nonostante il legame di sangue, hanno scelto nazionali differenti. Il primo ha vinto una Coppa del Mondo con la Francia, l’altro ha scelto di rappresentare la Guinea. Nel 2017, ecco il tanto atteso incrocio: Manchester United e St. Etienne si scontrano nei sedicesimi di finale di Europa League. La spunteranno i Red Devils, che poi arriveranno fino in fondo alla competizione, sul complessivo di 4-0.
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Tennis: Venus e Serena Williams
Due sorelle legatissime, ma costrette, loro malgrado, a incrociarsi per ben 31 volte in carriera sui palcoscenici più importanti. Serena , sia negli scontri diretti che nel palmares finale, ha avuto la meglio. La sorella minore si è aggiudicata 19 dei 31 match contro la sorellona . Per Serena sono 73 i tornei vinti a livello WTA, di cui ben 23 sono titoli Slam. Anche Venus, la Venere Nera, ha coronato al meglio una grande carriera con 7 titoli Slam vinti nel complesso di 49 titoli WTA conquistati. Nel doppio invece, le due sorelle a stelle e strisce hanno giocato a braccetto per una vita intera : assieme, hanno vinto 14 finali Slam. Hanno rappresentato, senza ombra di dubbio, il duo consanguineo più forte nella storia dello sport.
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Basket: Pau e Marc Gasol
Senza ombra di dubbio, la coppia di centri più gloriosa nella storia del basket spagnolo. Innumerevoli le sfide sul parquet NBA tra Pau e Marc Gasol . Il primo, nato 5 anni prima del secondo, è ritenuto uno dei migliori talenti europei ad aver mai messo piede nella NBA. Fedele scudiero di Kobe Bryant, vincerà due anelli con i Los Angeles Lakers . Anche Marc si è tolto un bel po’ di soddisfazioni: nel 2019, ha vinto il tanto agognato titolo NBA con i Toronto Raptors . Insieme inoltre, i fratelli Gasol hanno festeggiato il Mondiale 2006 in Giappone con la canotta della Spagna.
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Formula 1: Michael e Ralf Schumacher
Tra Michael e Ralf Schumacher ci sono cinque anni e sette titoli iridati di differenza. Questa forse è stata una delle rivalità tra fratelle più impari nella storia. Raramente Ralf riusciva a impensierire la leggenda di Benetton e Ferrari nelle gare ufficiali, anche se il fratellino minore riuscì a ritagliarsi una carriera di tutto rispetto, gareggiando nel circus F1 per un buon decennio. Ed ora tocca al nipotino Mick tenere alto lo stemma di famiglia.
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MotoGP: i fratelli Marquez ed Espargaro
Sempre dalla penisola iberica, arriva un altro dualismo pluridecorato: Marc e Alex Marquez hanno dominato il motociclismo degli ultimi anni. Il più anziano, Marc, ha soli 29 anni ma, infortuni permettendo, sarà presto iscritto nell’albo della Hall of fame di questo sport. 8 Mondiali vinti per lui, di cui sei in MotoGP, la classe regina. Meno fortunato Alex, tre anni più giovane, che comunque si è distinto in Moto3 e Moto2, vincendo un titolo per ciascuna categoria.
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Inossidabili invece i fratelli Espargaro : Aleix ha 33 anni e già 13 stagioni in MotoGP in tasca; anche Pol è una presenza fissa del Motomondiale, e vanta un titolo in Moto2. Le bagarre tra i due, non si riescono neanche più a contare.
Sci alpino: i gemelli Mahre
Riavvolgiamo il nastro agli anni ’80 : allora, due fratelli gemelli statunitensi raggiunsero nuove vette nello sci alpino. Stiamo parlando di Phil e Steve Mahre , nati nello stesso giorno a Yakima, nel 1957. I due riuscirono a competere ai massimi livelli per un buon lustro, raggiungendo risultati strepitosi. Phil in particolare, vinse tre Coppe del Mondo nel 1981, 1982 e 1983. Tripletta regale. Ma il risultato più significativo della loro fratellanza, fu raggiunto ai Giochi Invernali di Sarajevo 1984 : lì, Phil e Steve si accomodarono sui due gradini più alti del podio nello speciale.
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Atletica: i gemelli Borlée e il trio Ingebrigtsen
Sui 400 metri e i 1500 metri ricordiamo due casate decisamente aristocratiche nella storia dell’atletica, in grado di sfornare prodotti di successo grazie al metodo severo ed inflessibile dei padri. A rappresentare il Belgio una famiglia di velocisti: i gemelli Kevin e Jonathan Borlée , accompagnati dalla sorellona Olivia e dal fratello minore Dylan, hanno raggiunto tutti grandi risultati nel decennio scorso. I due gemelli in particolare, raggiunsero entrambi la semifinale sui 400 metri piani a Londra 2012, rubandosi a vicenda il record nazionale sulla distanza. Il lavoro del padre Jacques, che ha da sempre allenato tutti e quattro i figli, ha dato i suoi frutti.
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Come lo ha dato, analogamente, la disciplina di padre Gjert Arne Ingebrigtsen . Il trio composto dai figli Henrik, Filip e Jakob è riuscito a completare un tris di ori agli Europei sulla distanza dei 1500 metri. Prima vinse Henrik nel 2012, poi toccò a Filip nel 2016 e infine al più giovane, Jakob, nel 2018.